martedì 17 settembre 2019

Giuseppe stai sereno


Se la storia si ripete, se Renzi è coerente con la sua incoerenza, il benservito a Conte è stato dato. Ogni furbetto trova prima o poi uno più furbetto di lui. 
Strano paese il nostro. Tutti i politici dicono di fare questo e quello solo per il bene del Paese, ma pare chiarissimo che la maggior parte del tempo la dedicano a fare il proprio interesse. Tutti dicono che per far bene il bene del Paese servono i cinque anni della legislatura. Peccato che, con l'unica eccezione di un governo Berlusconi, nessun governo sia durato l'intera legislatura. 
Checché ne dica il PdR, ha poco senso garantire per cinque anni il reddito agli eletti senza preoccuparsi di garantire la possibilità di raggiungere lo scopo per cui sono stati eletti. Può essere tollerabile cambiare un governo con un altro che faccia meglio quello che il precedente non è riuscito a fare, ma mi sembra inconcepibile sia nell'interesse del Paese governare prima per fare una cosa e poi per fare il contrario: è solo una doppia perdita di tempo. Molto più logico che se la politica voluta dagli elettori non può essere conseguita si senta di nuovo il loro parere per sapere quale politica vorrebbero nei prossimi cinque anni. Magari riandare alle elezioni due mesi dopo le precedenti sarebbe inutile perché i risultati potrebbero essere gli stessi e non si risolverebbe il problema, ma tornando a votare dopo un anno e mezzo i cittadini potrebbero essersi fatta un'idea sulle capacità di quelli che avevano eletto e votare diversamente.
Se poi la loro opinione non conta nulla, se quelli sui quali ripetutamente hanno espresso parere negativo tornano a governare promettendo, con incredibile faccia tosta, di fare o non fare tutto quello che non hanno fatto o fatto negli anni in cui con governi diversi hanno governato, allora  c'è qualcosa di sbagliato nella nostra democrazia parlamentare.  



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