giovedì 16 dicembre 2010

Fatemi capire

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E dai! E daghe'a! Continuano a insistere!
Da più di due anni ripetono che 'sto governo ha tolto l'ICI ai ricchi e che ai poveri l'aveva già tolta il governo precedente: anche stamattina l'ha ripetuto a Omnibus (La 7) il signor Gentiloni. Ed io continuo a non capire e nessuno mi vuole spiegare se io - perdurando il governo Prodi - non avrei più pagato l'ICI oppure se sarei stata considerata ricca perchè proprietaria della casa dove vivo con una pensione di 450 euro al mese.
Ho letto in Internet quella proposta di legge, forse non l'ho capita ma non mi pare che sarei stata esentata dal pagare i 277 euri annui d'imposta. Ora non ho più voglia di cercare, rileggere e capire quel testo, ma sarei davvero grata se chi va in TV a ripetere "Prodi ha tolto l'ICI ai poveri, Berlusconi l'ha tolta ai ricchi" una buona volta me lo spiegasse (sempreché "togliere" significhi eliminare e non prelevare, far pagare).

Wikio

mercoledì 15 dicembre 2010

Gli Unni

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Distruggono tutto quello che trovano sul loro cammino: la protesta, come le partite di calcio, è solo una scusa per sfogare la loro stupida violenza.
Non sono fra quelli che amano scendere in piazza (o salire sui tetti a favore di telecamere) ma comprendo chi lo considera un bel modo per far sentire le proprie ragioni e  un'occasione per una gita e una bella passeggiata in compagnia.
Si possono anche accettare i disagi che normalmente comunque procurano pacifiche manifestazioni ma i danni che provocano quando degenerano - come spesso accade - sono inaccettabili.
Forse servirebbero norme a tutela della libertà di tutti, limitando un po' le libertà di una parte per contrastare l'arrogante licenziosità di minoranze facinorose.
Perché non imporre - a garanzia di eventuali danni - una congrua cauzione per potere manifestare, ? Se tutto va bene viene restituita e gli organizzatori si adopreranno perchè ciò avvenga: se supera la loro capacità scelgano un altro modo di manifestare  o si accollino le spese di eccezionali misure di sicurezza.
Perché non mettere fuori legge i cosidetti "centri sociali" che si comportano come associazioni per delinquere progettando e commettendo reati?
Perché non  si autorizzano le forze dell'ordine ad usare idranti o altri mezzi per colorare quei "manifestanti" che rompono e distruggono? Si coprono il viso per non potere essere riconosciuti quando compiono quelli che ben sanno essere reati premeditati: non si può risalire al delinquente dal viso mascherato ma dalle macchie su abiti e pelle forse sì. 

Perché chi ha subito i danni e gli organizzatori che hanno perso la cauzione non dovrebbero essere risarciti da costoro? Anche con lavoro coatto se sono nullatenenti e volontari nullafacenti: potrebbero così usare in miglior modo la troppa energia che sfogano distruggendo.

Wikio

lunedì 13 dicembre 2010

Per il bene del Paese.

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I politici litigano con gli avversari e con i compagni di lista: non vogliono, non possono, non sanno convivere, trovare un accordo, accettare le decisioni della maggioranza e personali sconfitte. Se sono minoranza nel partito ne creano uno nuovo. Ma mai nessuno che non dica di volere il bene del Paese e di agire per questo.
Per molti di loro il Paese è mal governato, ma non si deve chiedere cosa ne pensa il popolo: un po' perché è stupido e un po' per colpa della legge elettorale il popolo non sa o non può scegliere il meglio.
Niente votazioni quindi, ma fare un governo estraneo a politici e popolo, un governo di tecnici che faccia il bene del paese, che imponga al malato le medicine odiate, che lo salvi volente o nolente, come un padre fa col minore.
Se davvero vogliono disinteressatamente solo il bene del paese chiedano alla Germania di mandarci un buon governo (e magari anche bravi magistrati) e - approvata la necessaria legge delega totale - se ne vadano tutti a casa senza stipendio e senza pensione. Sarebbe un ottimo governo tecnico, tecnica tedesca. 


Wikio

domenica 12 dicembre 2010

Morale moderna.

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 È senza alcun dubbio molto più grave abbandonare l' amante per tornare dalla moglie che abbandonare la moglie per stare con l'amante: parola d'onorevole.

Wikio

venerdì 10 dicembre 2010

Perché?

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Perché devo vivere in un paese così complicato? In un Paese che tutti dichiarano non normale contrapponendo anomalia ad anomalia? Un Paese dove chi ha "governato" per due anni facendo lo slalom fra le opposte esigenze dei suoi sostenitori lo rinfaccia agli avversari, dove chi governa non può decidere e chi può decidere non governa, dove l'arbitro è uno dei giocatori, dove sembra scandaloso chiedere il voto del popolo quando chi dal popolo ha avuto il mandato (altra parola impronunciabile) non è più in grado di governare, dove dei deputati eletti con lo stesso sistema elettorale alcuni sono perfettamente legittimati a parlare a nome del Paese mentre altri parlano a nome del padrone, dove la Costituzione - giusta o sbagliata che sia - è sempre letta solo nella parte a favore delle proprie opinioni, dove ai poli nord e sud si aggiunge il polo equatoriale (positivo, negativo e presa a terra), dove una cosa per quanto ingiusta è giusta se si va in TV o sui tetti o si è in tanti e viceversa, dove la giustizia non trova il tempo per far giustizia perché impegnata a far politica, dove uno non spala la neve davanti casa se non c'è un finanziamento pubblico che insegni come impugnare la pala o si chiude un rubinetto senza "risorse", dove i dipendenti pubblici si sentono padroni del pubblico, dove il medico che salva qualcuno dall'etilismo acuto è responsabile delle di lui future bevute, dove chi per bontà raccoglie una volta la cicca (o rumenta) altrui dovrebbe farlo per sempre, dove per fare una legge ordinaria ci vuole un'eternità - due assemblee che fanno le stesse cose e mille persone - e aggiornare la Costituzione è impensabile.

Wikio

giovedì 9 dicembre 2010

Sogno

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Io ho un sogno: il ritorno di un governo amato, Giuliano Amato. 
Sogno di riscuotere un credito, di ricevere un bonifico sul mio conto in banca e potere l'indomani pagare certi miei debiti, sogno di svegliarmi alla mattina e sapere dal giornale radio che nottetempo il Dottor Sottile ha prelevato una percentuale dal mio conto e da quello di tutti i cittadini italiani - il suo era momentaneamente chiuso - per risanare la finanza pubblica.
Ora sento che l'Italia è in grave crisi, che c'è bisogno di un governo che vi ponga rimedio, di un governo che il popolo non sceglierebbe ma che per il suo bene gli deve essere imposto.
Si parla di un governo ammazzaporcellum, un governo di tregua, di transizione, di responsabilità e temo che possa tornare un Amato. 
Temo che il sogno, che l'incubo diventi realtà: mi devo preoccupare?



Wikio

domenica 21 novembre 2010

Come cambiano i tempi!

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Un tempo non si doveva parlar male di Garibaldi, oggi non si deve parlar bene di Berlusconi.
Wikio

giovedì 18 novembre 2010

Ministri e misteri.

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Chissà perché se cade un muro (vecchio)  tutta la responsabilità è del ministro mentre se viene catturato un capo camorra (Iovine) nessun merito va al ministro: misteri napoletani.

Chissà perché se Tizio convince qualcuno a lasciare Caio è cosa buona e giusta mentre se Caio convince qualcuno a lasciare Tizio è  spregevole campagna acquisti da calciomercato o da foro boario: misteri romani.

Chissà perché ora vogliono un governo per cambiare la legge elettorale  mentre  quando erano al governo non l'hanno cambiata: misteri elettorali.

Chissà perché  dicono che le cose vanno male perché B ha governato 8 anni negli ultimi 10 e non dicono 2 negli ultimi 4 o 9 negli ultimi 16 o magari 9 negli ultimi 62: misteri frazionari.
(Elez.vinte: 1948  ...., 1994 B, 1996 A, 2001 B,  2006 A, 2008 B) 

Chissà perché se pensano che il nord non accetta i meridionali è razzista mentre se li accoglie è mafioso: misteri padani.

Chissà perché i politici affermano quello che vogliono gli italiani invece di chiederglielo; chissà perché molti del PD dicono la PDL (Popolazione della Libertà?); chissà se le coppie nell'arca di Noé erano gay: misteri vari.


mercoledì 17 novembre 2010

Sofisma?

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Chi vince il campionato è campione, chi arriva secondo è vicecampione.
Chi vince le elezioni fa il governo, chi arriva secondo fa il vicegoverno.
Se un presidente non può presiedere subentra il vicepresidente.
Se il governo non può governare subentra il vicegoverno.


Non sarà democratico ma mi pare logico.


martedì 9 novembre 2010

Perfetta.

Amata, difesa, adorata è la Costituzione della Repubblica Italiana. Così perfetta che ogni ritocco non potrebbe che guastarla.
Credo però che, nonostante tanto amore, le copie del documento in mano ai politici si siano macchiate nel tempo o siano copie infedeli. Non mi spiego altrimenti perché chi pretende l'assoluto rispetto della Costituzione ne ignori alcuni passi o ricordi solo altri: escludo che lo faccia deliberatamente, solo per convenienza.

Può anche capitare che il testo sia integro e fedele e che lo ricordi perfettamente, ma non coincida con il suo corretto pensiero: non potendo cambiare la Costituzione basta attribuire alle parole l'opportuno significato.

Per esempio se la Costituzione dice "Art. 29. La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio." sicuramente non si può pensare che i Padri fossero così razzisti da dire quello che sembra evidente. Certamente con "matrimonio" non intendevano dire "Unione tra un uomo e una donna ufficialmente sancita davanti a un ufficiale dello stato civile o a un ministro del culto" (come intendeva mia nonna e come recita il dizionario) ma qualsiasi occasione in cui uomini o donne abbiano a trovarsi insieme. 

Erano persone molto previdenti e sagge, i nostri Padri Costituenti.


Così parlò Finocchiaro.

"La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio.": questo è razzismo!

sabato 6 novembre 2010

La pignatta.

Possono insistere finché vogliono. È inutile che dicano "butta quella pignatta!". Me ne dessero una nuova o migliore, io subito butterei quella vecchia. Invece insistono solo perché si butti la vecchia, ma io non voglio e non posso restare senza pignatta: meglio una mal ridotta di niente. 
Piuttosto di niente meglio piuttosto, diceva mia madre. Anche in politica.

Unioni civili.

Nella mia infinita ignoranza - e disinteresse - non mi è chiaro cosa s'intenda per unioni civili. Parlando di unioni uomo-donna c'è già l'unione civile (matrimonio in municipio), l'unione religiosa (matrimonio in chiesa), l'unione civile-religiosa (religiosa con valenza anche civile) e l'unione di fatto ossia irregolare perchè senza l'osservanza delle regole previste dal diritto canonico o civile. Se le unioni civili si riferiscono a quest'ultimo caso il modo per regolarizzare tali unioni già esiste: forse serve migliorarlo o regolare le conseguenze di queste unioni attribuendo diritti e doveri a chi pretende diritti rifiutando doveri. Per altre unioni come comunità religiose militari o civili, maschili femminili o miste, culturali sportive o di mutuo soccorso, credo già esistino norme ed eventuali procedure.
Se invece si tratta di unioni uomo-uomo, donna-donna, ermafrodito-ermafrodita o - che ne so - uomo/donna-cane/gatto/canarino forse capirei meglio se lo fosse detto chiaramente.


martedì 2 novembre 2010

Aggiornatemi.

Se si dice che uno va con l'escort non crea problemi se questa è una Ford, ma se invece è una Bianchi o una Rossi non so bene se sia un complimento o un'offesa.
M'incuriosisce pure sapere se chi bestemmiava la Madonna o imprecava dicendo "put...a Eva" o insultava con un "figlio di put...a" ora bestemmia, impreca e insulta usando "escort".
"Es..rt Eva!" finora non l'ho sentito dire.

domenica 31 ottobre 2010

Alternative

E vabbè, non possiamo lasciare a capo del governo uno cui piacciono le donne: ma chi ci mettiamo al suo posto?
Pare che la preferenza vada a uno cui piacciono gli uomini; quello che preferiva i mezzo e mezzo s'è già tolto di mezzo.

venerdì 29 ottobre 2010

Disoccupati

Cinque milioni di immigrati regolari, 2.5 milioni di disoccupati.
Credo di capire perché volevano accogliere tutti: se non arrivavano tanti stranieri, come avrebbero potuto denunciare un tal numero di disoccupati, di malcontenti? Al massimo potevano parlare di tanti scansafatiche, di gente che non voleva fare un lavoro da non italiani e di 2.5 milioni di posti disoccupati, disponibili.

lunedì 25 ottobre 2010

Forse ...

Sheikh Husayn con una telefonata "incastrò" l'auto di Calipari
Forse la Sgrena se la prendeva con le persone sbagliate ...

Solfa.

Per giorni, per mesi, per anni sento le stesse cose, la stessa solfa: non c'è mai stata maggioranza più grande, solo leggi ad personam, il paese va in rovina, le televisioni del Berlusconi, il conflitto d'interesse, i parlamentari nominati, il partito azienda, la legge elettorale va cambiata (come?). Ci prendono per tonti che non riusciamo a capire o sono tonti loro che non capiscono che abbiamo capito?

Gente & Gente

C'è gente che suddivide gli scarti, usa appropriatamente cassonetti e inceneritori e discariche, lavora e paga le tasse ed ha poco tempo per altre attività; c'è gente che non suddvide gli scarti e li butta dove capita e brucia cassonetti e incendia camion e non vuole inceneritori e discariche e pretende che altri se ne facciano carico e magari non paga tasse e non lavora ed ha tutto il tempo per protestare, bloccare strade, assaltare poliziotti. C'è gente fortunata che ha buoni amministratori e gente sfortunata che non ha buoni amministratori; gente che ha gli amministratori che si merita e gente che non si merita gli amministratori che ha; gente che vive in terre baciate dal sole e gente che vive in terre accarrezzate dalla nebbia: c'è gente e gente.

Urgenza

Non capisco quel conducente d'autobus che, invece di premere l'acceleratore per portare quanto prima i viaggiatori dove devono andare, perde tempo a pensare al freno a mano; non capisco quel signore che, invece di portare quanto prima il Paese dove deve andare, perde tempo a pensare al lodo al fano.

venerdì 22 ottobre 2010

Una proposta assurda?

Se si alza l'età pensionabile la gente protesta: succede anche in Francia. D'altronde e per fortuna la vita si allunga e con la vita dei pensionati anche il costo delle pensioni: se non protesta chi le riceve, protesta chi le paga.
Proposta: prima la pensione poi il lavoro.
Vivere di pensione dai 18 ai 40 anni e poi lavorare finchè la vita dura: lo Stato non si lamenterà più se la vita si allunga, la gente non si lamenterà se 40 diventerà 45 e ognuno vivrà quel che lavorando potrà.

Rimboccarsi le maniche

Ho visto un grande manifesto con il signor Bersani che si rimbocca le maniche: che sia la volta che va a lavorare? A Napoli?

giovedì 7 ottobre 2010

Pretesti.

Che chi fa politica aspiri a governare mi pare naturale, specialmente se per decenni non ne ha avuto la possibilità. Mi pare meno naturale che per governare anzichè cercare il consenso degli elettori si cerchi di inventare necessità inesistenti, come quella di cambiare la Legge Elettorale. Che ci sia necessità di un nuovo governo per approvare una nuova legge elettorale mi sembra una colossale montatura: non basta fare una proposta di legge? Se la maggioranza la vota diventa Legge, qualsiasi sia il governo in carica e non credo che solo il Governo possa proporre le leggi. Non serve possedere un autobus per usarlo, basta comprare un biglietto! Certo che se si propone una legge che consenta di votare solo se stessi, consideri ineleggibili gli avversari e nulli i voti dati a loro probabilmente non sarebbe approvata, come non lo sarebbe una che evidentemente si proponesse di danneggiare la maggioranza: per cambiare una legge non è indispensabile un governo ad hoc, basta una buona ragionevole proposta.
Se l'inadeguatezza della legge vigente a garantire la durata della legislatura può essere un buon motivo per cambiarla, insistere invece per l'impossibilià di scegliere i rappresentanti mi sembra di più un pretesto. Poter scegliere all'interno delle liste, sempre comunque fatte dai partiti, è come poter scegliere i componenti  di un televisore o di un veicolo: uno molto esperto preferisce sceglierli uno per uno e farselo su misura, uno meno esperto sceglierà quello con il maggior numero di componenti preferiti, uno inesperto si accontenta di scegliere quello che gli pare funzioni meglio. Per me non è "assolutamente indispensabile" poter scegliere fra i componenti di un televisore, di un'auto o di una lista elettorale.


venerdì 24 settembre 2010

Affezione

Il signor Piero Fassino dice che se si viene sottoposti a 1000 processi e non si subisce alcuna condanna non si può parlare di persecuzione da parte della magistratura, che è sempre la stessa.
Preferirei che fosse ben distinta quella che accusa (PM) da quella che assolve (Giudici), ma evidentemente al signor Fassino piace che sia sempre la stessa cosa.
Naturalmente se ogni giorno i carabinieri vanno a trovarlo, lo portano in caserma e lì il comandate ogni giorno gli dice che si sono sbagliati e lo lascia libero di tornarsena a casa, il buon Piero dice che l'Arma gli è affezionata: altro che persecuzione!


Giustizia

La Giustizia italiana funziona male, è lenta, l'organico è insufficiente: servono più soldi. 
Considerando la situazione attuale, in alternativa si potrebbe:
  • diminuire gli stipendi e aumentare gli organici;
  • ridurre le ferie e aumentare le ore di lavoro.

martedì 21 settembre 2010

L'avversario

Sento politici affermare che gli avversari sono inetti, incapaci di affrontare i problemi e di risolverli, quegli stessi problemi che loro ancor più non sanno affrontare né risolvere. È come se un ciclista che mai riesce a vincere contro un altro corridore affermasse che questi non sa correre, è una schiappa: se dicesse che è un grande atleta se ne dedurrebbe che lui lo è un po' meno, invece così tutti pensano che è solo più schiappa.

venerdì 17 settembre 2010

Integrazione

Perchè affannarsi tanto, perchè compiacerne i vizi per favorire l'integrazione di chi non vuole integrarsi? Se fossimo meno ossessionati dalla paura di essere razzisti, se nella nostra Patria rifiutassimo comportamenti contrari alla nostra civiltà e alla nostra storia, se facessimo sentire negativamente emarginato chi persiste in tali comportamenti, penso che la maggioranza degli stranieri cercherebbe di integrarsi evitandoli. Vale per loro quello che varrebbe per gli evasori fiscali, i maleducati che buttano le cicche dove capita, i possessori di cani che sporcano le città: sentendosi moralmente condannati dalla comunità, si comporterebbero diversamente. Se invece le loro abitudini sono accettate continueranno a praticarle e a vivere nel loro mondo senza necessità o desiderio di integrazione.
Comportandoci normalmente, senza tema di essere considerati razzisti, senza paura di offendere inesistenti obblighi religiosi, quando vediamo una signora in burqa potremmo farci una bella risata per quel suo modo carnevalesco di presentarsi in pubblico: se è una sua scelta forse cercherà di apparire meno ridicola, se invece vi è costretta contro la sua volontà allora ben venga la condanna di chi la obbliga tenendola in soggezione o in schiavitù.
Non costringiamo a integrarsi chi non vuole, ma sarebbe meglio per tutti che chi non accetta i nostri valori e le nostre leggi - compresa quella che vieta i mascheramenti nei casi non previsti - se ne tornasse da dove è venuto, là dove sono considerati difetti quelli che per noi sono pregi.


martedì 7 settembre 2010

Schifezza.

Non passa giorno senza che senta dire che "questa legge elettorale", "questo porcellum", è "una porcata", è "una schifezza", "non piace a nessuno". Se tanti lo dicono sarà anche vero. Tanti la vogliono cambiare, ma ciascuno nel modo più favorevole alla sua parte o particella politica o ai suoi personali interessi elettorali e più dannoso per gli avversari: non si mettono d'accordo e non cambiano niente.
Dicono anche che "i cittadini vogliono riappropriarsi del diritto di eleggere i propri rappresentanti" e che questo diritto negato è la più grave pecca della legge vigente.
Non sono più tanto giovane e forse la mia memoria non funziona tanto bene, ma sicuramente - proprio per la mia età - ho votato un'infinità di volte e non ne ricordo una in cui abbia potuto preferire il mio amico Giovanni senza essere invece obbligato a scegliere fra i vari Giuseppe, Francesco, Giacobbe che non conoscevo o mi stavano antipatici.

mercoledì 21 luglio 2010

Alberto e Andy

Visto che tutti ne hanno parlato, anch'io ne scrivo. In una scampagnata in bicicletta fra amici credo sia normale che se uno fora, gli salta la catena o cade tutti gli altri lo aspettano. In un'amichevole compagnia di ciclisti anche se qualcuno solo non ce la fa a tenere il passo degli altri ci si attende, magari alla fine della salita o della discesa o alla prima osteria: o così o non si è della compagnia. Alberto ed Andy magari possono anche essere amici ma al Tour non stanno facendo una scampagnata: sono con-correnti, ognuno deve semplicemente cercare di arrivare prima dell'altro. Se Alberto avesse messo un bastone fra gli ingranaggi di Andy non sarebbe solo da biasimare ma da metter fuori corsa e dovrebbe vergognarsi. Se Alberto non ce la fa a seguirlo, Andy lo deve aspettare? È sleale approffittare della debolezza altrui? Se uno sbaglia una curva e deve frenare e fermarsi, lo si deve aspettare? Se uno sbaglia a cambiare e la catena s'imbroglia, perché mai lo si dovrebbe attendere? Se ci si deve fermare quando qualcuno ha dei problemi lo si dovrebbe fare sempre, così chissà quando il Tour arriverebbe a Parigi.
Magari è poco credibile che Alberto non abbia visto Andy in crisi per via della catena (ma non cambierebbe niente se fosse stata invece crisi per fame, sete, foratura, indigestione, colpo di sole, innamoramento improvviso, rottura delle braghe, delle scarpe, degli occhiali o qualsiasi altro dei mille accidenti che possono capitare in corsa) ma non ha fatto niente di cui vergognarsi ad approffitarne: non sono ad una scampagnata fra amici.


martedì 20 luglio 2010

Avvisi

Problema linguistico: si dice "avviso di garanzia" o "avviso d'infamia"? Si avvisano gli indagati (per garantire) o i media (per infamare)?

lunedì 19 luglio 2010

Italia


Le democrazie si reggono sull'equilibrio di poteri e contropoteri, la democrazia italiana sull'equilibrio tra veleni e controveleni.

Qualcuno pensa che di questo passo l'Italia finirà come la Sardegna medievale: governata dai Giudici
(Torres-Logudoro, Calari, Gallura, Arborea).

C'è chi sogna una Repubblica sul modello della Serenissima Repubblica di Venezia: un'oligarchia in cui la sovranità risieda nel suo Maggior Consiglio (o Consiglio suo Maggiore, ossia CSM).


domenica 18 luglio 2010

Lost

Lunedì, puntata di Lost. Sarà stato per il caldo, per l'età, per la disattenzione, per le finestre aperte e i rumori del traffico ma l'ultima volta non ci ho capito niente. Forse sono stupido e non capirò mai, forse capirò nella prossima puntata, forse ci vuole un corso speciale, forse è inadatto ad un pubblico molto adulto, forse non lo guarderò e mi farò spiegare tutto da qualcuno che ha capito e sa spiegarlo a una testa dura come la mia, se lo trovo.


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Minima 25°, massima 21°

In questi giorni d'estate sento esperti consigliare di non mettere il condizionatore di casa a 21° ma almeno a 25°; nei giorni invernali sentivo esperti consigliare di non mettere il termostato del riscaldamento domestico a 25° ma al massimo a 21°. Io sono un po' all'antica: mi piace la frutta di stagione (la nostra), mangio castagne d'inverno e anguria d'estate e non viceversa, mi aspetto il caldo d'estate e il freddo d'inverno: chissà perché molti vogliono 25 gradi d'inverno e 21 d'estate?

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venerdì 2 luglio 2010

Feste d'estate

Torna l'estate e con l'estate da qualche anno torna la "Festa Democratica". Non so se devo considerare non democratiche tutte le altre feste popolari estive o "Festa Repubblicana" il 2 giugno.

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martedì 22 giugno 2010

Pensieri estivi


Padania.
"(ANSA) - ROMA, 17 GIU - La Padania non esiste. A bocciare la tesi fondativa della Lega Nord sono gli studiosi della Societa' geografica italiana. 'Tanto vale dirlo subito - affermano nel loro rapporto annuale, presentato a Montecitorio e dedicato quest'anno al Nord della Penisola - la Padania come spazio etno-culturale omogeneo non esiste'. Bocciata anche l'idea di una 'nazione padana': per i geografi dell'istituto la sua inesistenza 'e' ancora piu' evidente'." Mettendo Italia al posto di Padania, il discoso cambia?

Di Pietro. Se fossi Di Pietro mi sarei già dimesso, per coerenza con quanto predico. Ma pare che la regola cui si attiene sia "fa agli altri quello che non vorresti fosse fatto a te" ovvero "Non fare quello che vuoi che facciano": deve pur distinguersi.

Veneti. Il buon Pancho Pardi afferma che i veneti non amano il loro territorio: hanno messo capannoni ovunque. C'è chi invece i capannoni non li vuole e non li usa, preferisce che altri lo facciano per lui e li disprezza, come i romani disprezzavano gli schiavi che lavoravono per loro.
Cornuti e mazziati, credo dicano altrove: chissà perché la Lega prende tanti voti.


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sabato 19 giugno 2010

La quarta settimana

Non capisco cosa intendano i politici quando dicono e ripetono come un mantra "famiglie che non arrivano alla quarta settimana". Se le entrate mensili di una famiglia bastano non per quattro (lasciamo perdere i rotti, come se i mesi fossero tutti febbrai non bisestili) ma per tre settimane, il primo mese non arriverà alla quarta settimana, il secondo non arriverà alla terza, il quarto alla seconda, il quinto non arriverà al mese a meno che non faccia una settimana ogni tre senza consumare nulla di nulla, qualcuno tutti i mesi sostenga le spese di quella settimana, intacchi il capitale o accumuli debito su debito. Se invece tutti i mesi può arrivare alla terza settimana per un anno o due senza alcuno degli interventi precedenti, significa che in un mese ha avuto reddito per tre settimane e in tutti gli altri per quattro ma un quarto del reddito serviva a pagare l'arretrato del mese precedente. C'è qualche altra possibilità?


giovedì 17 giugno 2010

Efficienza

Al fine di rendere più efficienti e produttive le intercettazioni telefoniche si pensa ad una proposta di legge che:
1) vieti ai mafiosi l'uso dei "pizzini" e le telefonate coinvolgenti altre persone artatamente tendenti a sovradimensionare, ingolfare e depistare le indagini;
2) obblighi i criminali solitari all'uso contemporaneo di due telefonini, uno per raccontarsi e l'altro per ascoltarsi le proprie malefatte.


martedì 15 giugno 2010

Il dilemma.

Mi par di capire che per alcuni campani il problema posto dalla Fiat non sia "se potrò o non potrò lavorare", ma il quasi insolubile dilemma "se potrò darmi malato e scioperare, da dipendente o da disoccupato".
Per il signor Alighieri l'Italia era il "
bel paese là dove 'l sì suona": ma erano altri tempi, oggi alcuni conoscono solo il no.

martedì 8 giugno 2010

Ricchi e poveri.

Tutto è relativo. Immancabilmente, scaldandosi e alzando la voce, la signora Turco del PD (già DS, PDS e PCI) reclama e pretende più equità, che i ricchi siano meno ricchi e i poveri meno poveri. Dovrei pensare che chi parla di equità abbia in mente qualcosa che valga per tutti e non solo per gli altri. Non capisco come possa considerare equo che un operaio guadagnando 1200 euro al mese debba contribuire a farle avere un reddito almeno dieci volte tanto. Probabilmente i ricchi che devono diventare meno ricchi sono quelli che guadagnano più di lei e i poveri che devono diventare meno poveri sono quelli che guadagnano come o meno di lei. "La mia indennità è di 5000 euro al mese"dichiara, e già sarebbe 10 volte il reddito di mia moglie. Poi aggiunge "più altri 5000, ma una parte la do al partito" e qualcun altro precisa che le indennità dei parlamentari arrivano a 20000 euro mensili. Non so se parlando di equità intende portare il reddito di tutti gli italiani a 20000 euro mensili ed ho qualche dubbio che questo sia possibile; così come stanno le cose per i molti italiani che guadagnano si e no 1200 euro al mese lei è ricca e per chi ne guadagna meno di 500 è straricca, come per lei lo è Berlusconi.
Il motto dei molti come lei è "Liberté, égalité, fraternité: spogliatevi voi vestitemi me", avrebbe detto mio padre.


sabato 1 maggio 2010

Bamboccioni

Da "il Gazzettino":
Padova e Venezia, genitori dal giudice:«Cacciate di casa i figli bamboccioni»
Prima sentenza di un tribunale: 38enne con lavoro part-time obbligata ad andarsene.

Forse Bossi ci fa un pensierino: se un giudice ritiene che vent'anni dalla maggiore età bastino per poter badare a se stessi, magari - mutatis mutandis - potrebbe pensare la stessa cosa per gli oltre sessanta dall'avvento della Repubblica Italiana.


lunedì 19 aprile 2010

Una famiglia solidale


Norberto e Salvatore erano una famiglia solidale. Norberto si dava da fare, se perdeva un lavoro ne cercava un altro e di solito lo trovava, perché era uno che lavorava bene e lavorava molto. Salvatore non aveva un lavoro e non lo cercava: poteva contare su Norberto che non gli faceva mancare niente. Aveva molto tempo libero, Salvatore; tempo per andare al bar o in spiaggia, per bere, mangiare, corteggiare, acquistare questo e quello: questo gli piaceva fare e questo faceva. Così Salvatore diveniva sempre più grande e grosso e il suo appetito pure e gran parte del guadagno di Norberto serviva per soddisafare le sue cresenti "necessità". Norberto doveva lavorare di più e mangiare di meno e alla fine si ammalò e non potè più né lavorare né guadagnare.
Norberto e Salvatore erano una famiglia solidale, forse troppo.



venerdì 16 aprile 2010

Opinioni


Si dovrebbe avere rispetto per le opinioni altrui e sopratutto per le proprie. Può succedere che si cambi idea, anzi a volte è un bene che una cosa un tempo ritenuta deprecabile diventi accettabile e viceversa, ma non può essere che questo dipenda solo da chi la fa: se io o tu, se noi o loro.

Per rispetto dalle proprie opinioni chi proclama che tutti devono pagare le "tasse" dovrebbe essere il primo a farlo, chi chiede rispetto della Costituzione dovrebbe rispettarla in tutto e non solo nelle parti che gli convengono, quando chiede l'osservanza delle regole deve valere per sè e per tutti.

E invece succede che chi chiede il rispetto della Costituzione non voglia limiti alla violabilità della segretezza delle comunicazioni telefoniche (art.15), ignori gli art. 29, 30 e 31 a tutela della famiglia e dei figli o pretenda che nel 1947 i costituenti potessero riferirsi a famiglie gay o, chissà, a famiglie mafiose.

Chi si richiama all'art. 3 e alla parità di tutti i cittadini non dovrebbe accettare che una persona possa giudicare e condannare un'altra a meno di non riconoscere la disparità di ruolo, ammettere che giudice, imputato, presidente del consiglio, fattorino non sono la stessa cosa.

Chi per anni ha sostenuto che più disoccupati arrivavano meglio era per l'economia non dovrebbe ora lamentarsi del loro numero.


Succede che chi chiede il rispetto delle regole senza eccezioni s'indigni se un Comune voglia farle rispettare e rifiuti mensa o scuolabus a chi si rifiuta di pagare il dovuto.
Se proprio vuole, per non manifestare la propria incoerenza farebbe meglio a saldare il debito senza tanta pubblicità, senza prendersela con i sindaci o con quei cittadini che, già pagando retta per i propri figli, tasse comunali e imposte per il suo lauto stipendio, non sono disposti a farsi carico anche dell'inadempienze altrui.
Si dice che queste cose creano disparità umilianti per i bambini. Se il Comune non può fornire a tutti il pasto gratis, mangiare il cibo di mamma può essere considerato un privilegio, ma dipende anche dalla mamma.
Io non sono convinto che se tutti mangiano alla mensa non vi siano altre, più gravi disparità: fra chi paga e chi non paga, fra chi arriva in Mercedes e chi in Panda o a piedi, fra chi ha la mamma alla moda e chi in chador, fra chi è ricco e chi vuol sembrarlo. Non so se i genitori morosi vogliono fare i furbi, se considerano il telefonino più importante della mensa, se pensano che spetti ad altri il mantenimento dei figli o se sono bravi genitori in difficoltà, ma per evitare umiliazioni a quei bambini sarebbe preferibile non sventolare in pubblico, per fini politici, la loro vicenda.


venerdì 26 marzo 2010

Apprensione

La notizia che un signore è indagato perché - ritenendosi vittima di un'ingiustizia - telefonicamente chiede all'autorità competente di porvi rimedio, mi mette un po' in apprensione.
Se io sentendomi insultato da un impiegato comunale telefono al suo superiore o al sindaco per lamentarmi della cosa,
corro il rischio di essere indagato dalla Procura di Vattelapesca, che ha intercettato la mia telefonata mentre passavo per la prima e unica volta da quelle parti? E magari dicendogli che alle prossime elezioni non voterò per lui se non fa qualcosa, rischio l'incriminazione per minacce, corruzione, ricatto o qualche altro reato.
Mi consola il fatto che, essendo io uno qualunque e indegno di far notizia, probabilmente a me non succederà; ma non si sa mai.


mercoledì 24 marzo 2010

A pensar male ....

«Firmo questa riforma nel nome di mia madre, che ha dovuto lottare con le compagnie assicurative..."(*): se questo l'avesse detto un noto personaggio nostrano si sarebbe parlato di ennesima legge "ad personam".

*Barack Obama

martedì 23 marzo 2010

Bimbi e genitori

I genitori non pagano la mensa. Ai bambini solo pane e acqua.
(il Giornale di Vicenza)
Io sono convinto che un metro debba essere della stessa misura per tutti: non può essere che quello del venditore sia più corto di quello del compratore. Mi aspetto anche che chi proclama a gran voce che tutti devono pagare le tasse lo pretenda da amici e nemici oltre che da se stesso. Perchè allora scandalizzarsi tanto se chi non vuole pagare un servizio non ne beneficia? Se i genitori non pagano la mensa scolastica, a meno di comprovata impossibilità, significa che non desiderano che i loro bimbi la ricevano, che provvedono loro direttamente a fornirgliela e si dovrebbe rispettare la loro volontà. O forse durante le vacanze quei bimbi non mangiano? Se così fosse si dovrebbero prendere dei provvedimenti, magari anche nei confronti dei genitori. Ma se invece vogliono solo fare i furbi e non pagare la tassa per il servizio che ricevono, chi vuole che la legge valga per tutti dovrebbe prendersela con quei genitori oppure pretendere che nessuno paghi imposte, tasse, ticket, mensa, biglietto del tram, ecc. Come poi lo Stato possa fornire gratis a tutti anche alloggio e vitto (vario, differenziato, con o senza questo e quello per motivi, gusti o fisime personali o precetti religiosi) mi rimane misterioso.
Ai miei tempi chi non voleva o non poteva
(ed io fra questi) usufrire della mensa non ne usufruiva, ma i tempi cambiano.

P.S. Con quello che costa il pane conviene dargli la pastasciutta e alla loro età forse è meglio l'acqua del vino, o no?


Faccia a faccia

Se davvero ritiene che gli avversari politici sbavino di odio e d'invidia, è normale che Berlusconi non voglia i "faccia a faccia": teme che i soliti metaforici sputi in faccia diventino reali, anche se involontari.

giovedì 18 marzo 2010

Cosa fare?

E se il giocattolo si rompesse? Se Berlusconi decidesse di godersi la vecchiaia e i suoi soldi in qualche bel posto nel mondo infischiandosi del popolo della libertà, del popolo italiano, di piazza del popolo?
Un sacco di gente non saprebbe più cosa fare: pm, giudici, intercettatori, giornalisti, pettegoli, avvocati, politici e tante altre persone si troverebbero senza un lavoro o ad affrontare un lavoro nuovo, difficile e sconosciuto che potrebbe portarli alla disperazione, a gesti inconsulti.
Una crisi nazionale di portata immensa, peggio, assai peggio della crisi attuale.


lunedì 15 marzo 2010

Chissà perché

Il signor Bersani afferma che se Berlusconi non vuole vedere Santoro & C. basta che usi il telecomando.
Chissà perché è invece convinto che chi non vuole vedere "le TV di Berlusconi" non sia in grado di fare la stessa cosa.
Io lo uso il telecomando: posso rifiutare quello che mi viene offerto, ma mi secca un po' pagare per un piatto immangiabile.

Errata corrige

Per un involontario errore di stampa, nel libretto della Costituzione Italiana agitato in varie occasioni da magistrati e politici manca l'art.15. Si prega volerlo inserire.

art. 15. La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili.
La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge.



domenica 14 marzo 2010

Falso o miracoloso?

Trovo in Wikipedia: "Oggi Piazza del Popolo è un'ampia isola pedonale di circa 15000 mq[senza fonte], luogo di eventi pubblici importanti: la sua capienza le permette di ospitare sino a 50.000 persone[senza fonte]"
Sento dire che alla manifestazione di ieri c'erano 200.000 persone; i casi sono due: o questo è vero e allora Wikipedia dice il falso, oppure dice il vero Wikipedia e questo è falso.
Esiste una terza possibilità: che siano vere entrambe le cose e che si tratti di un miracolo.
Non dovrebbe essere impossibile calcolare la superficie della piazza, concordare almeno sulla capienza massima e risparmiarci dati altamente improbabili.
Se davvero sono 15000 mq,
con 4 persone per mq ce ne starebbero 60000, magari 90000 stipandovene 6 ma 200000 solo accatastando 13 persone in un mq: per i miracoli forse sarebbe meglio rivolgersi a San Giovanni.

mercoledì 10 marzo 2010

Esibizione

È meglio esibire la Costituzione chiusa o aprirla, leggerla e rispettarla?
"Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli." Matteo 7,21
Non chiunque dice: Costituzione, Costituzione, è un onesto democratico, ma colui che la rispetta e la osserva anche quando non gli fa comodo.

lunedì 8 marzo 2010

Cum grano salis

Non ci volevo credere. Come quando ho visto alla TV l'aereo infilarsi in un grattacielo e credevo fosse un film o telefilm, una fiction come si dice. Non mi sembrava pensabile che il maggior partito italiano venisse escluso dal partecipare al voto. Non mi pareva possibile e invece era vero, magari per una impensabile sua leggerezza e non per una furbizia altrui, ma era vero.
D'accordo, ci sono regole e vanno rispettate; ma ci sono regole prioritarie su altre e certe volte usare il buon senso è meglio del rispettare rigidamente le regole. Se la regola dice di tenere la destra ma la strada a destra è franata, forse non è male ignorare la regola e spostarsi cautamente sulla sinistra se la sinistra è libera. Io vorrei che tutti rispettassero le regole ma vorrei anche che tutte le regole fossero rispettabili e non assurde come purtroppo spesso succede: un cartello che limita la velocità a 30 km/h dimenticato dopo i lavori in una strada diritta fra le risaie, larga e ben asfaltata, è un invito a non rispettare la norma e magari tutte le norme.
Mi sembra strano affermare che in democrazia le regole vanno rispettate escludendo dalla competizione il più forte dei partiti avversari. Chissà perchè un simile comportamento mi ricorda paesi come la Repubblica Democratica Tedesca: si definiva democratica e la democrazia consisteva nella possibilità di votare un partito, un solo partito senza concorrenti.
Mi ricorda anche il Fisco italiano che per un cavillo formale nega agevolazioni cui di fatto si avrebbe diritto, che considera conviventi persone che hanno residenza anagrafica nello stesso Comune pur vivendo di fatto l'una a Canicattì e l'altra a Pizzighettone e non conviventi due coniugi che vivono nello stesso appartamento, a volte nel comune di residenza dell'uno e altre in quello dell'altro. Giusto dire che tutti devono stare alle regole, ma preferirei che fossero applicate "cum grano salis" per tutti, siano cittadini che presentano la denuncia dei redditi o politici che presentano le liste.


sabato 27 febbraio 2010

Sfortuna.

Pare che il presidente degli Stati Uniti d'America trovi grosse difficoltà a far approvare una norma che estenda la tutela sanitaria a chi non è coperto da assicurazione. La sfortuna di Obama sta nel fatto che gli USA sono vicini a Canada e Messico ma non all'Italia. Se invece lo fossero il problema sarebbe facilmente risolto: chi non ha assistenza negli USA verrebbe nel nostro paese, meglio se clandestinamente, e sarebbe curato senza dover nemmeno pagare la tassa (ticket) o sottostare alle limitazoni imposte ai cittadini italiani.

giovedì 11 febbraio 2010

Giudicare

Avranno mille ragioni i giudici di Firenze, io non lo so e non m'interessa saperlo.
Però ho uno strano convincimento: penso che fare il giudice in Italia sia il lavoro più bello del mondo.
C'è gente che si alza al mattino e deve affrontare mille problemi: le commesse che non arrivano, i dipendenti insoddisfatti, la concorrenza, i macchinari, i debitori e i creditori, il malato da curare o da operare, il camion da guidare, la verdura che marcisce, le gelate; chi ha qualcosa da fare ha la possibilità di sbagliare , ha le molte leggi e confuse da rispettare, il timore di non riuscirci e di dovere pagare. Ma non i giudici. Se ne stanno in attesa di cogliere qualcuno in fallo, senza doversi preoccupare di eventuali possibili errori: se sbagliano non pagano, paghiamo. Mi fanno pensare a quei pensionati che se ne stanno a guardare il lavoro degli altri, pronti a criticare questo e quello, senza far altro che giudicare. E se, tanto per provare, si invertissero i ruoli, se chi lavora giudicasse e chi giudica lavorasse?


martedì 9 febbraio 2010

Ossessione.

Se piove, se nevica, se fa freddo, se fa troppo caldo, se c'è nebbia è colpa di Berlusconi e dei meteorologi delle sue televisioni.
Se la giustizia è lenta o inaccessibile è colpa di Berlusconi e delle sue mille cause pendenti che la intasano.
Se i governi di centrosinistra durano la metà del dovuto è colpa di Berlusconi, della sua ricchezza, delle sue televisioni (e degli italiani che non sanno usare il telecomando).
Se Turco e Bindi non sono ministre è colpa di Berlusconi che ne preferisce altre, anche se più giovani e belle.
Se i giornalisti Rai diventati presidenti di Regione vanno a transessuali è colpa di Berlusconi che si accapparra le escort.
Se qualcuno gli lancia in faccia miniature del Duomo di Milano è colpa di Berlusconi che va a piedi perfino nella sua città.
Se Di Pietro strabuzza gli occhi, si agita e straparla in una strana lingua è colpa di Berlusconi che non si è lasciato sfasciare a suo tempo.
Se la gente vuole andare in ferie in posti esotici è colpa di Berlusconi che ha dato il cattivo esempio.
Se donne e uomini vogliono apparire giovani è colpa di Berlusconi, della sua pelle tirata, dei suoi capelli rinati.
Se i politici sono quasi tutti quelli di vent'anni fa è colpa di Berlusconi che è sempre lì e non si rassegna alla sua età (perché lui si e io no?).
Se tanti politici e giornalisti di stampa o TV possono prosperare è solo colpa di Berlusconi e della sua esistenza (altrimenti di cosa parlerebbero?).
Se viene il terremoto è colpa di Berlusconi che l'ha ordinato per poi fare bella figura.
Se ho scritto tutto questo (e potrei continuare) è soltanto colpa di Berlusconi.


domenica 31 gennaio 2010

Generosità

C'è una signora che compare spesso in TV; è una politica con un cognome tipo "Basco" o "Svevo", un cognome che ricorda non so quale nazione. Io la conosco come "la sbessolona", per via di una sua caratteristica fisionomica: lo so che non è bello identificare così una persona, ma non ho molta memoria per i nomi.
Dunque questa signora appare sovente in TV e da moltissimo tempo e si agita e grida e interrompe e dice più o meno sempre le solite cose, o meglio, le urla.
Fra queste, immancabile, la necessità di aprire le frontiere a chiunque desideri venire a vivere da noi, con mogli, figli, padri, nonni, parenti e affini; tanti affini: tutti i parenti delle tante mogli. La necessità di accoglierli, di dare loro un lavoro, una casa, assistenza medica gratuita, pensioni per i vecchi, asilo e scuola per i piccoli: tutto e quant'altro gli italiani hanno sempre desiderato e raramente avuto.
È molto generosa questa signora, penso che nella sua generosità abbia la casa (le case?) piena di queste persone, che le accolga che spenda gran parte del suo non piccolo stipendio statale in questa sua generosa missione e gran parte del suo tempo lo passi in mezzo a loro, magari in vacanza nei loro paesi.