venerdì 26 marzo 2010

Apprensione

La notizia che un signore è indagato perché - ritenendosi vittima di un'ingiustizia - telefonicamente chiede all'autorità competente di porvi rimedio, mi mette un po' in apprensione.
Se io sentendomi insultato da un impiegato comunale telefono al suo superiore o al sindaco per lamentarmi della cosa,
corro il rischio di essere indagato dalla Procura di Vattelapesca, che ha intercettato la mia telefonata mentre passavo per la prima e unica volta da quelle parti? E magari dicendogli che alle prossime elezioni non voterò per lui se non fa qualcosa, rischio l'incriminazione per minacce, corruzione, ricatto o qualche altro reato.
Mi consola il fatto che, essendo io uno qualunque e indegno di far notizia, probabilmente a me non succederà; ma non si sa mai.


mercoledì 24 marzo 2010

A pensar male ....

«Firmo questa riforma nel nome di mia madre, che ha dovuto lottare con le compagnie assicurative..."(*): se questo l'avesse detto un noto personaggio nostrano si sarebbe parlato di ennesima legge "ad personam".

*Barack Obama

martedì 23 marzo 2010

Bimbi e genitori

I genitori non pagano la mensa. Ai bambini solo pane e acqua.
(il Giornale di Vicenza)
Io sono convinto che un metro debba essere della stessa misura per tutti: non può essere che quello del venditore sia più corto di quello del compratore. Mi aspetto anche che chi proclama a gran voce che tutti devono pagare le tasse lo pretenda da amici e nemici oltre che da se stesso. Perchè allora scandalizzarsi tanto se chi non vuole pagare un servizio non ne beneficia? Se i genitori non pagano la mensa scolastica, a meno di comprovata impossibilità, significa che non desiderano che i loro bimbi la ricevano, che provvedono loro direttamente a fornirgliela e si dovrebbe rispettare la loro volontà. O forse durante le vacanze quei bimbi non mangiano? Se così fosse si dovrebbero prendere dei provvedimenti, magari anche nei confronti dei genitori. Ma se invece vogliono solo fare i furbi e non pagare la tassa per il servizio che ricevono, chi vuole che la legge valga per tutti dovrebbe prendersela con quei genitori oppure pretendere che nessuno paghi imposte, tasse, ticket, mensa, biglietto del tram, ecc. Come poi lo Stato possa fornire gratis a tutti anche alloggio e vitto (vario, differenziato, con o senza questo e quello per motivi, gusti o fisime personali o precetti religiosi) mi rimane misterioso.
Ai miei tempi chi non voleva o non poteva
(ed io fra questi) usufrire della mensa non ne usufruiva, ma i tempi cambiano.

P.S. Con quello che costa il pane conviene dargli la pastasciutta e alla loro età forse è meglio l'acqua del vino, o no?


Faccia a faccia

Se davvero ritiene che gli avversari politici sbavino di odio e d'invidia, è normale che Berlusconi non voglia i "faccia a faccia": teme che i soliti metaforici sputi in faccia diventino reali, anche se involontari.

giovedì 18 marzo 2010

Cosa fare?

E se il giocattolo si rompesse? Se Berlusconi decidesse di godersi la vecchiaia e i suoi soldi in qualche bel posto nel mondo infischiandosi del popolo della libertà, del popolo italiano, di piazza del popolo?
Un sacco di gente non saprebbe più cosa fare: pm, giudici, intercettatori, giornalisti, pettegoli, avvocati, politici e tante altre persone si troverebbero senza un lavoro o ad affrontare un lavoro nuovo, difficile e sconosciuto che potrebbe portarli alla disperazione, a gesti inconsulti.
Una crisi nazionale di portata immensa, peggio, assai peggio della crisi attuale.


lunedì 15 marzo 2010

Chissà perché

Il signor Bersani afferma che se Berlusconi non vuole vedere Santoro & C. basta che usi il telecomando.
Chissà perché è invece convinto che chi non vuole vedere "le TV di Berlusconi" non sia in grado di fare la stessa cosa.
Io lo uso il telecomando: posso rifiutare quello che mi viene offerto, ma mi secca un po' pagare per un piatto immangiabile.

Errata corrige

Per un involontario errore di stampa, nel libretto della Costituzione Italiana agitato in varie occasioni da magistrati e politici manca l'art.15. Si prega volerlo inserire.

art. 15. La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili.
La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell'autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge.



domenica 14 marzo 2010

Falso o miracoloso?

Trovo in Wikipedia: "Oggi Piazza del Popolo è un'ampia isola pedonale di circa 15000 mq[senza fonte], luogo di eventi pubblici importanti: la sua capienza le permette di ospitare sino a 50.000 persone[senza fonte]"
Sento dire che alla manifestazione di ieri c'erano 200.000 persone; i casi sono due: o questo è vero e allora Wikipedia dice il falso, oppure dice il vero Wikipedia e questo è falso.
Esiste una terza possibilità: che siano vere entrambe le cose e che si tratti di un miracolo.
Non dovrebbe essere impossibile calcolare la superficie della piazza, concordare almeno sulla capienza massima e risparmiarci dati altamente improbabili.
Se davvero sono 15000 mq,
con 4 persone per mq ce ne starebbero 60000, magari 90000 stipandovene 6 ma 200000 solo accatastando 13 persone in un mq: per i miracoli forse sarebbe meglio rivolgersi a San Giovanni.

mercoledì 10 marzo 2010

Esibizione

È meglio esibire la Costituzione chiusa o aprirla, leggerla e rispettarla?
"Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli." Matteo 7,21
Non chiunque dice: Costituzione, Costituzione, è un onesto democratico, ma colui che la rispetta e la osserva anche quando non gli fa comodo.

lunedì 8 marzo 2010

Cum grano salis

Non ci volevo credere. Come quando ho visto alla TV l'aereo infilarsi in un grattacielo e credevo fosse un film o telefilm, una fiction come si dice. Non mi sembrava pensabile che il maggior partito italiano venisse escluso dal partecipare al voto. Non mi pareva possibile e invece era vero, magari per una impensabile sua leggerezza e non per una furbizia altrui, ma era vero.
D'accordo, ci sono regole e vanno rispettate; ma ci sono regole prioritarie su altre e certe volte usare il buon senso è meglio del rispettare rigidamente le regole. Se la regola dice di tenere la destra ma la strada a destra è franata, forse non è male ignorare la regola e spostarsi cautamente sulla sinistra se la sinistra è libera. Io vorrei che tutti rispettassero le regole ma vorrei anche che tutte le regole fossero rispettabili e non assurde come purtroppo spesso succede: un cartello che limita la velocità a 30 km/h dimenticato dopo i lavori in una strada diritta fra le risaie, larga e ben asfaltata, è un invito a non rispettare la norma e magari tutte le norme.
Mi sembra strano affermare che in democrazia le regole vanno rispettate escludendo dalla competizione il più forte dei partiti avversari. Chissà perchè un simile comportamento mi ricorda paesi come la Repubblica Democratica Tedesca: si definiva democratica e la democrazia consisteva nella possibilità di votare un partito, un solo partito senza concorrenti.
Mi ricorda anche il Fisco italiano che per un cavillo formale nega agevolazioni cui di fatto si avrebbe diritto, che considera conviventi persone che hanno residenza anagrafica nello stesso Comune pur vivendo di fatto l'una a Canicattì e l'altra a Pizzighettone e non conviventi due coniugi che vivono nello stesso appartamento, a volte nel comune di residenza dell'uno e altre in quello dell'altro. Giusto dire che tutti devono stare alle regole, ma preferirei che fossero applicate "cum grano salis" per tutti, siano cittadini che presentano la denuncia dei redditi o politici che presentano le liste.