giovedì 3 luglio 2008

Briciole

- Supponenza.
Qualcuno è convinto d'avere perso le elezioni perchè gli italiani imbecilli che non sanno votare sono in maggioranza.

- Democratico.
I soliti padiglioni, i soliti gazebo, i soliti odori, la solita gente, la solita musica, ma non è la Festa dell'Unità ma la Festa Democratica.Le solite facce, i soliti politici, i soliti noti ma non è più PCI o DS o Quercia o Ulivo ma Partito Democratico. Democratico nel senso comune o come l'intendevano i comunisti? Del tipo U.S.A. o GETTA?

- Globalizzazione.
Fino agli anni '90 molti governi impedivano (più con le cattive che con le buone) ai loro cittadini di uscire dal Paese e agli stranieri di entrarvi. Ora sono molto meno, ma persone che esplicitamente si rifanno alla ideologia di quei governi esigono libertà di accesso in Italia per tutti i terrestri.

- Pro e contro.
Mai più leggi "ad personam" pro qualcuno, ma solo leggi "ad personam" contro qualcuno.

- Impronte.
Di regola quando un bimbo nasce subito gli mettono un braccialetto col nome della madre; poi va registrato all'anagrafe del Comune, viene inquadrato come contribuente, riceve il codice fiscale; poi dovrà denunciare i cambi di residenza (e sanzionato se sbaglia), periodicamente farsi delle foto e documenti di riconoscimento, riportare i propri dati su moduli, apporre firme, eccetera, eccetera, eccetera.Qualcun altro invece può limitarsi a fornire al massimo le impronte digitali senza altri obblighi. Appartengo alla regola e mi sento discriminato. Sarei felice poter avere le mie dita come unico documento, sempre a portata di mano, in sostituzione di carta di identità, PIN del bancomat, tessera sanitaria, codice fiscale, firma, eccetera, eccetera, eccetera. Col tempo, la tecnica e maggiori risorse statali ..... chissà.

- Buone intenzioni.
Non che ci credessi del tutto ma ci speravo, che dicesse sul serio: mai più attacchi personali. E' bastata una sconfitta elettorale con i conseguenti malumori nel partito per tornare alle vecchie, care, unificanti abitudini. Naturalmente per colpa altrui e nell'interesse del Paese.

- Per il bene del Paese.
Se una legge può interessare anche chi la propone, si può discutere sulla bontà del provvedimento senza trasformarlo subito in una questione "ad personam": il problema non è se serve a Tizio, ma se serve all'Italia.

- L'ex magistrato.
Sarà bravo, sarà onesto, sarà saggio, ma quando lo vedo in TV devo escludere l'audio e guardare altrove. Imitarlo forse porterà voti, ma non il mio.

- Intercettazioni.
Telefono poco, non sono famoso e non ho niente da nascondere; ma pensare che qualcuno possa registrare e far conoscere ad altri quanto confidenzialmente dico mi urta molto più del dovere mostrare la mia carta di identità o dare le mie impronte digitali.

- In questo Paese.
Per chi pensa che "avviso di garanzia" significhi "annuncio di colpevolezza" è normale pensare che rilevare a uno le impronte digitali significhi dichiararlo delinquente."Omnia munda mundis" e viceversa.

- A pensar male.
Ma davvero qualcuno è convinto che ci sia un nesso fra la costruzione di nuovi inceneritori e la rilevazione delle impronte digitali dei minori non atrimenti identificabili, che Berlusconi sia come Stalin o Hitler, baffi esclusi? A pensar male spesso s'indovina, ma altre volte non solo si fa peccato ma si rischia il ridicolo.