venerdì 18 aprile 2008

Macedonia

Pensieri residui su queste elezioni (le future, pare, non sono prossime).

L'incredibile Walter.
Si è presentato come il nuovo. In effetti ha portato la novità di ammettere quello che il suo predecessore ostinatamente negava e che era sotto gli occhi di tutti: l'impossibilità di governare con una coalizione buona solo per vincere le elezioni.Le nuove idee del programma erano in gran parte nuove per lui ma ripetute da decenni da altri; si definiva giovane, ma lo è da almeno trent'anni, più che la gioventù mi ricorda la Juventus, la vecchia signora.

Legge elettorale.
Non è cambiata e non mi entusiasma. Con qualsiasi legge si può trovare il modo di impedire ad altri e a sè stessi di governare. Fintanto che la costituzione prevede Camera e Senato con uguali poteri e diversa formazione il rischio di ingovernabilità rimane. Anche di questo la sinistra se n'è accorta in ritardo: non ha cercato di migliorare la riforma in tal senso, l'ha affossata.

Chi sbaglia.
Due ministre in carica commentano la vittoria degli avversari. Non si chiedono dove hanno sbagliato nel governare, ma perchè gli elettori hanno sbagliato nel votare. Non lo dicono, ma forse pensano che i grulli in Italia siano la maggioranza.

Presbiopia.
Dicono che prima o poi tutti ne soffrono, ma sembra colpire particolarmente i politici: vedono i difetti nel partito da loro lontano e non in quello a loro vicino, vedono il male fatto o il bene non fatto nel lontano governo altrui ma non quello nel vicino governo proprio.

Parità.
Immancabilmente si farà il conto di quante sono le donne nel nuovo parlamento, nel nuovo governo; si parlerà di quote rosa, di chi è più 'generoso'. Se parità dev'essere non si devono fare calcoli e distinzioni di sesso, ma guardare solo se una persona sa o non sa fare bene il suo lavoro. Per sapere se il libro che si legge piace o non piace non serve sapere chi l'ha scritto, se è uomo o donna, bello o brutto. Possono anche non essere molte le donne in parlamento, ma non è detto che la percentuale delle elette sulle aspiranti sia più bassa fra le femmine che fra i maschi. Se si riservano quote (discriminanti) per le donne perchè non riservarne per gli ermafroditi, per i mancini, per chi ha i capelli rossi, per le varie categorie di menomati, per i tifosi del Milan, eccetera?

sabato 5 aprile 2008

Breve storia di due bimbi e una bici.

Romano aveva la bicicletta con le rotelle e pensava di potersi muovere senza pericolo di cadere. Ma una rotella si sfila, Romano cade, non vuole più la bici e la cede al più giovane Walter. Vedendo gli altri, Walter pensa che può muoversi più agevolmente senza rotelle e le toglie, dice a tutti di avere la bicicletta nuova e vuole andare su due ruote. Forse non ci riuscirà subito, ma col tempo e magari qualche caduta ci riescono tutti. Probabilmente ce la farà anche lui, sempre che la bicicletta funzioni. Ogni riferimento a fatti e uomini politici non è casuale.