giovedì 30 giugno 2011

Emergenza cronica

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Torna l'estate, torna il caldo e l'emergenza rifiuti a Napoli rischia di diventare emergenza sanitaria. 
Come tutti gli anni, da molti anni c'è l'emergenza, cioè sulle strade emergono montagne di rifiuti. 

Ma i napoletani non sono fessi, conoscono di chi è la colpa. Non certo di loro, che sanno ben scegliersi gli amministratori che sanno come eliminare i rifiuti: basta trovare uno meno napoletanamente furbo e fargli credere che  è nel suo interesse bruciarli nell'inceneritore della sua città  o mandarli a sue spese in Lapponia o sulla Luna. Non vale la pena preoccuparsi di cose che gli altri sanno fare benissimo: basta fargliele fare, costa meno fatica e denaro. 

Solo che anche gli altri cominciano a diventare un po' napoletani e non sono più disposti ad essere considerati dei fessi patentati, dei "mona" cui sbolognare la "monnezza", magari grezza e intrattabile. 

No, la colpa non può essere dei napoletani: se il loro novello sindaco non  fa i miracoli promessi la colpa é della Provincia, della Regione, del Governo, della Lega e della Camorra Padana. 
Purtroppo i più bravi magistrati partenopei non  hanno tempo per occuparsi della Camorra essendo in tutt'altre faccende affaccendati: e meno male che  molte delle loro carte finiscono astutamente ai giornali di altre città e non nella spazzatura di Napoli.


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martedì 28 giugno 2011

Dubbi ecologici

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Chissà in quanto tempo un pannello solare o un impianto eolico produce l'energia necessaria per produrlo. (*)

Chissà come faranno a far girare le pale eoliche quando non ci sarà più l'elettricità delle centrali nucleari francesi, svizzere, ecc.


Chissà come saranno belli i prati tutti neri di pannelli fotovoltaici e i boschi tutti di alberi a tre rami dei generatori eolici.


(*) Da noi il calcolo non dev'essere semplice: si sa quando spunta e tramonta il sole ma non con certezza quanto piove o tira vento.


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domenica 26 giugno 2011

Per favore ...

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Per favore smettetela di volerci infinocchiare! Fino a 10 riusciamo tutti a contare, credo. Finitela una buona volta di ripetere "Negli ultimi dieci anni per otto ha governato Berlusconi".
Lo sappiamo, come sappiamo che negli ultimi 5 per 2 ha governato Prodi, che nelle ultime quattro legislature in due ha governato il centrosinistra e in due il centrodestra. Se poi le legislature del centrosinistra hanno vita breve, mi pare ci sia poco da vantarsene: l'opportunitù l'avete avuta.
Se foste così bravi come credete di essere, oggi direste "Berlusconi ha governato 5 anni negli ultimi dieci e noi 5 negli ultimi cinque", mese più, mese meno.



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sabato 25 giugno 2011

Se fossi

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Napoli: da vent'anni governata del centrosinistra, da vent'anni immersa periodicamente nei rifiuti. Di tanto in tanto un tale che governa l'Italia ma non la città si assume il compito di risolvere l'emergenza, lo fa, l' emergenza finisce e il problema torna nelle mani degli amministratori locali, il problema non viene risolto e torna l'emergenza. Se fossi napoletano alla prima occasione avrei cercato di cambiare gli amministratori: non ero certo che i nuovi avrebbero risolto il problema, ma ero certo che i vecchi non l'avevano risolto. L'occasione viene, si fanno l'elezioni e si sceglie sì di cambiare, ma sempre restando nel centrosinistra, anzi preferendo quelli che più di tutti impedivano la soluzione del problema, quelli che non vogliono le soluzioni che nel resto d'Italia, nel resto d'Europa, nel resto del mondo civile consentono di smaltire vantaggiosamente i rifiuti. E ci si vanta pure di avere dato uno schiaffo (metaforico) a quel tale che se non altro risolveva l'emergenza. Gli si dà uno schiaffo e ci si meraviglia che non porga l'altra guancia, ci si scandalizza che non provveda alla nuova cronica emergenza. E poi ci sono quei cattivoni del Nord che - da fessi quali sono - fanno raccolta differenziata, costruiscono nel loro territorio inceneritori e potrebbero benissimo mostrare solidarietà ai furbi che queste cose non le vogliono fare: e invece no, rifiutano la "solidarietà" napoletana, i rifiuti solidi urbani di Napoli.
Credo che laggiù si dica "passata la festa, gabbato lo Santo" e "cà nisciuno è fesso": attenersi a questi proverbi non mi pare molto encomiabile, ma io non sono napoletano. 

Se lo fossi direi "Chi è causa del suo mal pianga se stesso".


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venerdì 24 giugno 2011

Bella scoperta!

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Ora sembrano tutti scandalizzarsi perché i politici non fanno gli eremiti ma intrallazzano con l'uno e con l'altro.
Forse ero io a non veder le cose com'erano già una cinquantina d'anni fa, quando decisi che la politica attiva non faceva per me, incapace di coltivare utili relazioni e tendenzialmente fedele a persone e idee. Ho sempre ritenuto di potere discutere di politica ma di non potere fare il politico. Evidentemente mi sbagliavo: quello che vedevo io era l'eccezione, non la regola.


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giovedì 23 giugno 2011

Discolo

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Forse sono disattento, ma non ho ben capito perché quel pm napoletano dal cognome straniero si è messo a intercettare quel trafficone che non commetteva reati: non sapeva come altro spendere il tempo suo e i soldi nostri? Pare che non sia la prima volta che quel discoletto di pm fa di queste marachelle e continuerà a farle visto che a lui non costano niente: un tempo anche i più buoni e più bravi dei genitori qualche scappellotto lo davano per il bene dei figli, oggi non si può.


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lunedì 13 giugno 2011

Democraticamente.

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La maggioranza degli italiani ha detto NO votando SI: in democrazia la maggioranza ha giustamente sempre ragione, ma non significa che ragioni sempre giustamente.
Se la teoria di Mikołaj Kopernik fosse stata sottoposta a referendum abrogativo probabilmente anche allora avrebbero vinto i SI, stravinto.


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domenica 12 giugno 2011

Share

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Prendendo per buona la rilevazione del gradimento(1)  pare che "Annozero" ne avesse uno altissimo: anche i "giochi gladiatori" avevano moltissimi spettatori, farebbero ottimo share.... 
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(1) stimato su un numero fisso di famiglie, attualmente 5.163: se io, tu  e tutti i non facenti parte di quelle famiglie cambiamo canale i 5.555.555 telespettatori che "guardano" quel programma rimangono 5.555.555.


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Politicamente corretto.

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Giunta Pisapia: sei donne e sei uomini. Sembra coerente con il "politicamente corretto", ma a mio parere non lo è o non lo è abbastanza. Sia le donne che gli uomini  possono essere di carnagione chiara o variabilmente scura, biondi, mori castani o cosìcosì: una parte di quei sei uomini e di quelle sei donne dovrebbe rappresentare questi sottogruppi. Ci possono poi essere donne e uomini alti o bassi ed è giusto che entrambi siano rappresentati e non dimentichiamoci di ciechi e più o meno vedenti, udenti e più o meno sordi, miscredenti e più o meno credenti, politeisti e monoteisti, ebrei cristiani musulmani con le loro suddivisioni, ecc. ecc, ecc.
Si fa presto dire uomo o donna, ma le donne bianche, alte, bionde, vedenti, udenti, cristiane non rappresentano appropriatamente le donne bianche, alte, bionde, miopi, udenti, cristiane o le donne bianche, alte, more,vedenti, udenti, cristiane e così via per ogni gruppo, sottogruppo, sottosottogruppo mentre ognuno di questi dovrebbe avere diritto ad una quota nella composizione delle giunte.  
Se i posti disponibili vanno divisi proporzionalmente alla consistenza dei gruppi e/o sottogruppi molti non saranno rappresentati, se si deve garantire almeno un rappresentante per ognuno di essi e rispettare per tutti il rapporto rappresentati/rappresentati il numero degli assessori tenderebbe all'infinito.
Mi pare un busullis che lascio volentieri ai politicamente corretti.



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RAI

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Ho capito bene o ho capito male: è vero che Michele Santoro sta per vendere la RAI?

Euripide

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Devo stare più attento, guardare meglio: i giornali di oggi non parlano di Euripide come mi pareva, ma di Europride.

venerdì 10 giugno 2011

Sì, no, nì

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Quando non si trova altro modo per sperperare i soldi dei cittadini s'inventa qualche referendum abrogativo, ben sapendolo abitulmente inutile: anche se si raggiunge il quorum e vincono i SI le cose cambieranno solo per tornare com'erano, sotto altro nome, con una nuova legge o con un trucco qualunque. È bene che non siano solo i politici a decidere (anche la propria remunerazione) ma i nostri referendum oltre che inutili e costosi mi sembrano anche ambigui. "Volete voi che sia abrogato il comma X dell'art. Y della Legge Z ....... limitatamente a ......?" Io sono fra i forse pochi che non sanno cosa dica quel comma oltre a ...... e cosa succede se rispondo SI o se rispondo NO. Quelli come me dovrebbero fidarsi delle parole di politici, giornalisti, "esperti": ma uno dice una cosa e l'altro un'altra e io non so di chi fidarmi e motivatamente non mi fido di nessuno. Per aggiungere inganno a inganno la scelta non si limita ad un SI o ad un NO perché c'è il quorum. Finché tutti gli interessati al quesito andavano a votare o SI o NO non c'è stato problema, ma poi si è scoperto che se dei chiamati al voto i SI sono il 45% e i NO il 35% , se si aggiunge a questi il 20% dei non votanti si ha il 55%  che non dice sì: basta non votare e i SI non passano perché non si supera il quorum. Forse è una furbata, ma votando NO si rischia di far vincere il SI: un'ambigua assurdità, un azzardo incompatibile con la chiarezza di un SI o di un NO. Secondo me si deve o abolire il quorum o abolire il NO o abolire i referendum.


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Un euro

Sento che un tale si accontenterebbe di un euro per qualche ora di trasmissione in RAI: ma per fare pubblicità alla propria impresa e ai propri prodotti non si dovrebbe invece pagare e pagare bene?
 



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martedì 7 giugno 2011

Felicità

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Sono felice! Mi fanno pagare due canoni RAI e non potevo, non riuscivo, non sopportavo guardare  RAI 2 il giovedì sera: posso sperare che finalmente in quel giorno, a quell'ora trasmettino qualcosa di guardabile. Pago due, spero vedere uno.

P.S. Pare che questa mia felicità costi parecchio alla RAI, ma loro non badano a spese (di soldi altrui).


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Dicono

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E. G. : "Voglio lavorare, voglio fare un lavoro socialmente utile, da dipendente pubblico, un lavoro per i cittadini e pagato dai contribuenti". I lavori del tutto inutili quali la raccolta della frutta o della monnezza la facciano i neri in nero o i militari in tuta mimetica.


M. A. : "Per migliorare il rendimento della Giustizia basterebbe ridisegnare la distribuzione dei Tribunali sul territorio fatta 150 anni fa". È perché in questi 150 anni il suo partito (comunque si chiamasse) non ha mai governato o condizionato i governi che questo non è stato fatto?


O. L. : "Dobbiamo dire NO alle centrali nucleari, non  per noi ma per i nostri figli e i  figli dei nostri figli". Magari se fossimo un secolo fa, vedendo tanti aereomobili precipitare e pochi volare avrebbe detto di dire NO all'aviazione ...


O. L. : "Dobbiamo passare alle energie rinnovabili". Cioè sole e vento: chissà cosa diranno gli amanti della natura quando su monti,  valli e pianure non si vedranno alberi ma eliche, non prati e campi ma pannelli solari .... A meno che tutti rinuncino a radio, telefonini, aspirapolvere, condizionatore, frigorifero, u.s.w.


O. L. : "Dobbiamo dire NO al Legittimo impedimento perché siamo tutti eguali". Chissà perché se finisco in tribunale il giudice può condannare me e io non  posso condannare il giudice: non siamo tutti uguali di fronte alla Legge?


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sabato 4 giugno 2011

L'acqua non si vende

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L'acqua non si vende, firma qui!

Questo è stato lo slogan dei promotori del referendum.
Io ricordo che tanti anni fa dalle mie parti si usava il "bigòlo" (bigò'o in vicentino, bilanciere in italiano). Così si portavano i secchi: appesi al gancio fissato alle due estremità di ad un arco di legno poggiato su una spalla. Si andava alla pompa (vicina o lontana), si pompava l'acqua nei secchi, si agganciavano i secchi al [bigo'o], si metteva il [bigo'o] in spalla e si tornava a casa: l'acqua non si comprava, però....
Si comprava invece la molta acqua che serviva se si dovevano irrigare (sguasàre) i campi.


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