mercoledì 30 novembre 2016

Domande - Privilegiati - Inerenza

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Domande - "Non si vota per dire sì o no a Renzi e al suo governo, ma per rispondere SI o NO alle domande della scheda" (Mario Lavia, UnitàTV). Ci risiamo, si tenta di ingannare gli elettori. Sulla scheda del referendum del 4 dicembre 2016 non ci sono domande ma una sola domanda:

Approvate SI o NO il testo della legge costituzionale (...) n. 88 del 15 aprile 2016?


  • Privilegiati - "Se al referendum costituzionale del 4 dicembre 2016 vince il SI ci saranno 320 privilegiati di meno, se questo non vi va bene votate NO". Tra diminuire i privilegi e diminuire i privilegiati si sceglie di diminuire i privilegiati, così saranno meno e conseguentemente più privilegiati: meno privilegiati ci sono e più è un privilegio essere privilegiati.
     
  • Inerenza - "Cosa c'entrano con il quesito referendario Renzi, il governo, la legge elettorale, i disoccupati, l'immigrazione e tutti i guai del Paese?" C'entrano invece, eccome, gli 80 euro ai lavoratori dipendenti, i 500 ai diciottenni, l'aumento agli statali, la promessa ai pensionati e tutte le mance e mancette date o promesse."E se vince il NO c'è rischio di governo tecnico", come se invece lui fosse stato eletto a furor di popolo.

martedì 29 novembre 2016

Aspettando - Violenza - Stranezze

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  • Aspettando - "Dal 1994 aspettiamo di avere quello che avremo votando SI al referendum" (Matteo Ricci, PD). E allora? Dal 1994 aspettiamo di avere aggiornati i limiti di reddito per poter essere considerati fiscalmente a carico d'altri o beneficiare delle esenzioni dalla tassa sanitaria (vulgo: ticket). Col SI al referendum li avremo?
    A dire il vero un aggiornamento nominale c'è stato: erano 5.500.000 lire e sono 2840,51 euro, erano 70.000.000 lire e sono 36.151,98 euro, al cambio di 1 euro per 1936,27 lire. 
    Ma per adeguamento reale al costo della vita non serve legge costituzionale, referendum e mesi di campagna elettorale: non c'è divertimento e non lo fanno.

  • Violenza - Checché se ne dica sulla indifferenza biologica, solitamente gli uomini sono più alti, più robusti, più pesanti, potenzialmente più violenti delle donne e capita che ne approfittino. Così abbiamo la giornata contro la "violenza sulle donne" e non contro la violenza tout court. Non è raro che uomini sconosciuti usino violenza su donne sconosciute ma capita forse più spesso che a maltrattare, angariare, tormentare, percuotere, ferire e uccidere donne siano fidanzati o ex fidanzati, compagni o ex compagni, amanti o ex amanti, mariti o ex mariti. Può essere che uomini e donne cambino completamente da quello che erano: da buoni e gentili a cattivi e sgarbati, da affettuose a dispettose, ecc. Se così non fosse non capisco perché una donna abbia potuto mettersi con un uomo violento: o questi si mostrava per quello che non era o quella non si è sufficientemente impegnata per conoscerlo veramente o gli andava bene così. È raro da noi che una donna sia obbligata a mettersi con un uomo: le donne possono scegliere e forse è il caso che siano più accorte, attente e ponderate nella scelta. Prima si fa la cosa giusta e meglio è, poi può essere troppo tardi.
  • Stranezze - "Il termine Basso Piemonte indica e definisce una regione geografica del Piemonte un tempo definita Marca Aleramica posta a ridosso della parte meridionale della regione", ma mi suona comunque strano che l'acqua dei fiumi in questa regione vada contronatura e "salga" dal basso Piemonte al rimanente Piemonte.

venerdì 25 novembre 2016

Antagonismo - Fisiologico - Merito

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  • Antagonismo - Forse c'è sempre stato antagonismo fra le varie componenti delle Forze Armate, ma ora siamo arrivati alla Marina impegnata a raccogliere sulle coste africane tutti quelli che si mettono in mare portandoli ad invadere l'Italia e l'Esercito impegnato a cercare di difenderci dagli invasori. L'Aviazione sembra neutrale.
  • Fisiologico - Non può proprio farne a meno: mente sapendo di mentire. Dopo #enricostaisereno  e  le province abolite ora afferma che chi al referendum vota NO esplicitamente dice no al superamento del bicameralismo perfetto, no alla riduzione del numero dei parlamentari, no al contenimento del costo delle istituzioni, no alla soppressione del CNEL, no alla revisione del Titolo Quinto della Costituzione e non può poi lagnarsene. Non è così e lo sa: chi vota No dice no all'approvazione del testo della legge costituzionale che di quello tratta, anche se ne approva le buone intenzioni non ne approva metodo e merito. Il quesito referendario chiede semplicemente di approvare o non approvare quel testo di legge costituzionale. Non bastandogli il tentativo di trarre in inganno i cittadini proponendo il quesito così com'è, mente su qual'è la domanda.
    E mente quando afferma che se vince il NO avremo una Costituzione obsoleta per altri trent'anni o per l'eternità. Se davvero vuole migliorare la Costituzione, se vince il NO accetta la sconfitta politica e si mette subito a lavorare per trovare una legge condivisa approfittando di tutte le discussioni finora emerse. Se invece vuole la sua riforma e nessun'altra ostacolerà sine die ogni tentativo di modifica.
  • Merito - Credo che se al referendum vincerà il NO il merito sarà quasi tutto di Renzi e della sua asfissiante campagna per il SI e che molti italiani si siano stufati di pagare il Presidente del Consiglio dei Ministri perché dedichi quasi tutto il suo tempo a fare propaganda elettorale.

giovedì 17 novembre 2016

Sarà - Strano - Immigrofili

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  • Sarà - Magari sarà vero che la Riforma così com'è è insuperabile, ma a me qualche dubbio viene. Non ho le conoscenze per dire se le conseguenze saranno sublimi o pessime e non mi ritengo competente per giudicarla sul merito.
    Però mi chiedo: se è così bella  perchè non è stata approvata con la maggioranza necessaria per evitare referendum, nonostante il governo disponesse di una stramaggioranza parlamentare?
    E se da trent'anni si aspettano una riforma, perché dieci anni fa ne hanno affossata una? Magari perché pensavano che per altri 30 anni ci saremmo tenuti una riforma sbagliata come quella del Titolo V. E se è così perché quelli per il NO non dovrebbero pensare la stessa cosa di questa riforma?
    Hanno avuto l'opportunità di fare una riforma condivisa, ma l'hanno sprecata per arroganza. Se il mio compagno di viaggio pretende impormi il suo piatto preferito ognuno va per la sua strada. Non avrei amato avere Amato Presidente, ma l'imposizione renziana mi pare un imperdonabile sgarbo da ricambiare appena possibile.
  • Strano - Sento ripetutamente dire dagli appartenenti al partito di governo che "le tasse sono diminuite". Se si riferiscono all'imposizione fiscale complessiva mi sembra strano che le "tasse" siano diminuite mentre la pressione fiscale reale è passata dal 50,0%  al 50,2%. Non sono titolare di imprese o impresette industriali commerciali o agricole e non so dire se sia più o meno vero che sono meno tartassate. Sono invece un pensionato ultrasessantacinquenne coniugato con una pensionata ultrasessantacinquenne e fino a qualche anno fa ero esente dalle tasse sanitarie (vulgo ticket) perché il reddito lordo familiare annuo non superava € 36151,98 (1390 lordi mese pro-capite). Ora con il parziale adeguamento al costo vita delle pensioni li supera e con meno potere d'acquisto, meno capacità contributiva, più anni e più malanni le devo pagare e le deve pagare mia moglie. E non è più consentito di assimilare all’abitazione principale quella concessa in comodato a figlio o genitore.  Mi pare davvero strano che si dica che le tasse sono diminuite.
  • Immigrofili - Come tanti suoi colleghi di partito Emanuele Fiano sostiene che non c'è relazione tra immigrazione (indiscriminata) e terrorismo islamico, "tanto è vero che gli atti terroristici in Francia o Belgio sono opera di immigrati di terza o quarta generazione".  Mi chiedo come sarebbero posssibili immigrati di terza o quarta generazione senza gli immigrati di prima generazione.

mercoledì 16 novembre 2016

Varie - Quando?

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  • Antirazzismo -
    Chissà se circolare con faccia e pelle chiara è offensivo e irriverente per i nuovi italiani colorati.
  • Rafforzativo - 
    Populista = Tendente a rappresentare il popolo come portatore di valori etici e sociali.
    Democratico = Di forma di governo in cui la sovranità risiede nel popolo.
    PD = Populisti Democratici
  • Terremoti - Dei terremoti a Renzi nulla importa: lui è sempre in volo.
  • Quando? - Quando la smetteranno di raccontarci balle? "È la riforma che aspettiamo da 30 anni"; sarà, anche perché dieci anni fa ne hanno fatto fallire una che ora dicono simile. "In 50 anni 50 governi": sarà, ma  con la costituzionte vigente c'è stato uno che ha governato per tutta una legislatura. "Sarà abolito il bicamerismo perfetto"; sarà, ma resteranno camera e senato, che resisterà come resistono le province abolite in fretta e furia da un bel po' di tempo. "Questa è una buona riforma"; sarà, ma approvata dalla stessa maggioranza semplice che ha approvato la famigerata riforma del Titolo Quinto penso che magari di questa come di quella avrebbero a pentirsene per i prossimi decenni.

lunedì 7 novembre 2016

4 dicembre

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Il 4 dicembre 2016 voterò NO. Dovrò fare 200 Km per poter votare e li farò per votare NO.  E se vince il NO Matteo Renzi o tornerà al suo paesello o dimostrerà ancora una volta quanto sia inaffidabile, quanto vale la sua parola. Voterò NO per far dispetto a chi elargisce il denaro di tutti a suo piacimento, non nell'interesse di tutti ma nel suo interesse elettorale.
"Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. Quando arrivarono i primi, pensavano che avrebbero ricevuto di più. Ma anch'essi ricevettero un denaro per ciascuno. Nel ritirarlo però, mormoravano contro il padrone dicendo: Questi ultimi hanno lavorato un'ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo. Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse convenuto con me per un denaro? Prendi il tuo e vattene; ma io voglio dare anche a quest'ultimo quanto a te. Non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono? Così gli ultimi saranno primi, e i primi ultimi »   (Matteo 20,1-16)
Come il padrone della vigna anche il nostro Matteo il suo denaro può darlo a chi vuole, ma  il denaro pubblico  - dei contribuenti e mio - no.
Con quale criterio da 80 euro a chi ha un reddito maggiore di X e niente a chi l'ha di poco o di molto minore? Perché li dà a chi ha reddito minore di Y e niente a chi lo ha di qualche euro o centesimo superiore? Dice che si tratta di pagare meno IRPEF e chi già non la paga non può pagarne meno. Però non vedo la differenza tra non ricevere 80 euro da Tizio e dare 80 euro a Caio: in entrambi i casi avrò 80 euro in meno e per equità potrei non averne 40 da Tizio e darne 40 a Caio. E succede anche che se i redditi di una famiglia sono 1450+1450=2900 euro/mese ne avrà 80+80=160 e se sono 1550+350=1900 non avrà niente.
Ma Matteo Fariseo si dice orgoglioso di avere fatto un atto di equità: " io non son come gli altri uomini: rapaci, ingiusti, adulteri...". Si vanta di avere dato gli ottantaeuro a diecimilioni di italiani e non pensa nemmeno di avere fatto un torto ai restanti.
Così si sveglia un mattino e pensa di dare 500 euro di mancia a chi compie 18 anni nel 2016. Sarà perchè è anno di giubileo, sarà perchè è anno di referendum, sarà perché la somma delle cifre da 9 o perchè è anno bisestile o perché quest'anno si batterà ogni record di immigrazione clandestina o perchè l'Italia ha vinto alla lotteria. Quelli che ne benficeranno magari saranno contenti, e gli altri? Quelli che i diciott'anni li hanno compiuti prima o li compiranno dopo? Se si ritiene saggio festeggiare la maggiore età con del denaro pubblico,  si calcoli di farlo almeno da ora in poi.
Fosse anche la riforma costituzionale migliore possibile - non so giudicare ma dicono che non lo sia - voterò NO perché Matteo delle Mance vuole SI.



domenica 6 novembre 2016

Antenati - Container

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  • Antenati - "Va fuora d’Italia, va fuora ch’è l’ora, Va fuora d’Italia, va fuora, o stranier!" A cantare così non erano quelli della Lega ma quelli del Fronte Democratico Popolare, antenato dell'attuale PD che vuole stranieri in ogni borgo d'Italia.
  • Container - Tra immigrazione continua e terremoti continui, quando nei sottotitoli in tv compare "container" non so se è inglese che sta per "contenitore" da usare come casa (terremoti) o, che so, bergamasco che sta per  addetto a contare gli africani in arrivo, conta i ner (immigrazione).

giovedì 3 novembre 2016

La regola - Ora reale - Semplificando

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  • La regola - Non so se vale solo per i pedoni miei concittadini, ma sicuramente l'unica regola che loro osservano pare sia "Vietato osservare le regole"
  • Ora reale - È finita l'ora legale. Ma non preoccupiamoci, tornerà a marzo. Quando le ore diurne torneranno ad essere più delle ore notturne ci regaleranno (dicono) un'ora di luce in più.
    Ora che le ore notturne sono più di quelle diurne e un'ora di luce in più ci farebbe comodo, ce la tolgono: piove sempre sul bagnato.
  • Semplificando - Per minori costi e maggiore velocità decisionale occorre semplificare. Visto che per essere nominati Presidente del Consiglio dei Ministri della Repubblica Italiana basta avere vinto le primarie tipo PD semplifichiamo, evitiamo agli italiani la fatica di votare e obblighiamo tutti i partiti a indicare il loro capo con le primarie a pagamento. Una volta individuati i capi partito se sono in quattro se ne elimino due giocando a tresette e poi i due rimasti se la giochino a briscola. Se sono più di quattro si usino altre eliminatorie. Chi vince verrà proposto dal Capo dello stato quale presidente del consiglio. Non c'è necessità di due camere, ne basta una. Non c'è bisogno di 600 deputati, ne bastano tre. E siccome non c'è nemmeno bisogno di elezioni non c'è neanche bisogno di premio di maggioranza: due deputati saranno nominati da chi ha vinto a briscola e uno da chi ha perso. Il Presidente del Consiglio designato si presenterà in Parlamento (unicamerale) e verrà confermato con due voti a favore e uno contrario. Similmente succederà per tutte le leggi, con la maggioranza dei deputati che approva e la minoranza che si oppone.