giovedì 27 agosto 2009

150 anni

Se ne fa un gran parlare: nel 2011 sarà il 150° anniversario dell'Unità d' Italia. Mi pare ieri che si celebrava il 100°, era il 1961. Per rinfrescarmi la memoria ho cercato in Wikipedia.

1861

Giugno - Viene introdotta in Italia la coscrizione militare obbligatoria. La durata del servizio di leva viene fissata inizialmente a sei anni. Successivamente verrà ridotta a cinque, poi a due o tre.
Nel 100° anniversario stavo facendo i miei 18 mesi di naja, nel 150° nessuno è obbligato a fare il militare.

17 marzo - Apertura dei lavori del neonato Parlamento italiano. Vittorio Emanuele II di Savoia assume il titolo di re d'Italia.
Penso sia questo che si vuole commemorare.

Lo Stato indipendente ed unitario, nato nel 1861 come Regno d'Italia sotto la dinastia di casa Savoia, aveva un'estensione territoriale che non comprendeva ancora Roma e gran parte dell'attuale Lazio, che formavano lo Stato Pontificio (incorporato il 20 settembre 1870), il Veneto e il Friuli che erano parte dell'Impero d'Austria (acquisiti nel 1866), la Venezia Giulia ed il Trentino-Alto Adige anch'essi sotto dominio asburgico (annessi a seguito della prima guerra mondiale); ha assunto l'attuale forma repubblicana il 18 giugno 1946 a seguito del risultato del referendum del 2 giugno indetto per stabilire la forma istituzionale dello Stato dopo la fine della seconda guerra mondiale. Successivamente, l'Assemblea costituente eletta lo stesso giorno del referendum elaborò la Costituzione che, entrata in vigore il 1º gennaio 1948, dà alla Repubblica un carattere parlamentare.

In realtà i 150 anni dell'unità, cioè di appartenenza allo Stato italiano, cadono nel 2016 per il Veneto e Friuli, nel 2020 per l'ex Stato Pontificio, nel 2068 per Venezia Giulia, Trentino, mentre l' Alto Adige più che l'unione all'Italia ricorderà la separazione dall'Autria.

Può anche essere che tutti gli Italiani siano più che entusiasti di questa unità, che il Veneto voglia festeggiare con cinque anni di anticipo, dimentico che il triste bicentenario della fine della Repubblica Veneta fu solennizzato dallo Stato Italiano con dure condanne di coloro che volevano commemorarlo, magari esagerando ma con minor danno altrui e maggiore proprio di chi blocca ferrovie e autostrade o occupa Venezia per commerci illegali, travolgendo all'occorenza passanti e turisti, donne e bambini.


domenica 23 agosto 2009

Qualcuno mi spieghi

Ancora una volta - Federico Orlando, Prima pagina, Rai 3 - sento dire che "Prodi aveva tolto l'ICI ai poveri e Berlusconi l'ha tolta ai ricchi" e ancora una volta mi chiedo se sono io che non capisco niente, se mi prendono in giro o se sono ricco a mia insaputa.
Vivo in un paese piemontese, in un appartamento acquistato con mutuo, nuovo, 35 anni fa: rendita catastale 862 euro, imponibile 90510, ICI lorda era 407 euro, netta 277. Se non capisco male, con la "legge Prodi" dovrei pagare 277-(90510*1,33/1000) = 157 euro, con la "Legge Berlusconi" niente: risparmio 157 euro.
Siccome dicono che Berlusconi ha favorito i ricchi e io sono stato favorito, dovrei considerarmi ricco: infatti godo di una pensione di 450 euro mensili.
Ripeto la domanda sperando che il primo che insiste con questa solfa mi dia una risposta: non so fare i conti, sono ricco o mi prendete per i fondelli? Grazie.


venerdì 21 agosto 2009

Coincidenze

Don Bizzotto digiuna
«Il Comune è con lui»
(il Giornale di Vicenza)

Oggi per 38 mila musulmani
inizia il mese di “Ramadan”
(il Giornale di Vicenza)

E' una coincidenza o Don Bizzotto si è fatto musulmano?

mercoledì 12 agosto 2009

Illegalità diffusa

Sono in molti a condannare "l'illegalità diffusa". Solo che sembra talmente diffusa che ognuno può scegliere cosa condannare e cosa accettare a seconda del partito di appartenenza, di convinzioni personali, di opportunismo.
C'è chi condanna gli evasori fiscali ma difende i venditori abusivi stanziali o di passo (e viceversa), chi vuole che gli immigrati seguano le procedure senza fare i furbi ma non aspetta il suo turno nelle code (e vicevera), chi se la prende se uno strombazza ma lui getta dove capita cicche carta gomma masticata (e viceversa), chi non sopporta quelli che posteggiano in doppia fila ma non rispetta mai i limiti di velocità (e vceversa). C'è chi deplora coloro che beneficiano di scuole, ospedali, asili pagando meno tasse del dovuto ma pretende che ne beneficino liberamente coloro che non risultano all'anagrafe civile e tributaria. C'è chi mette limiti di velocità o semafori assurdi sapendo che non potranno essere rispettati e potrà incassare multe, chi emana norme che non farà rispettare convincendo molti a non rispettarle, c'é chi tassa i cittadini e spreca il denaro che riceve.
E c'è anche chi non rispetta nessuna norma e non condanna l'illegalità diffusa, ci vive dentro come pesce nell'acqua felice che si limitino a condannarla senza eliminarla.
Quello che più mi sconcerta è il risultato deludente di tutto il costoso apparatato di legislatori, amministratori, giudici, guardie che vanificano gli uni il lavoro degli altri: fatta la legge trovato il giudice che sa come non applicarla, fissati i termini (abbondanti) di carcerazione preventiva trovato il modo per farli scadere, arrestato qualcuno in flagranza trovata la scusa per lasciarlo libero. E i pochi o tanti che le tasse le pagano hanno l'impressione che i loro soldi siano buttati via.
Se qualcuno viene sorpreso in casa, il proprietario non deve pensare che è li per derubarlo, ma in visita di cortesia; se invece lo sorprende che sta rubando può chiedergli gentilmente di uscire, se se ne va senza portar via niente bene altrimenti pazienza: mica gli si può imporre con le cattive di lasciare il maltolto, si rischia che questo si rifiuti e fargli del male e finire in galera senza se e senza ma. Ma il più delle volte questo non succede; l'iniziativa la prende l'intruso che con le buone o le cattive si fa dare quello che gli spetta: per mal che vada se non è un delinquente indigeno gli daranno un foglio di espulsione che ha l'unico difetto di essere troppo ruvido per l'uso che ne farà. Spero avere un po' esagerato, spero.


sabato 8 agosto 2009

Figli di un dio minore

Leggo su il Gazzettino
"... nascosti nei camion o nelle stive delle navi, vengono trovati dei ragazzini che pur di arrivare in Italia si sono sorbiti viaggi disumani......Posto che la permanenza media di questi ragazzi nelle strutture sarà di due anni (c’è chi ha 17 anni e tra poco diventerà maggiorenne e quindi uscirà a breve, ma c’è anche chi ha 14 anni e in istituto ci dovrà restare un bel po’), sono stati fatti due conti: 100 euro di media al giorno la spesa per il mantenimento di ogni ragazzino,...."
Ho fatto anch'io due conti: 100 euro x 30 giorni x 3 figli = 9000, senza contare me e mia moglie.
Io l'equivalente di 9000 euro mensili non li ho mai percepiti; al netto delle imposte - che lo Stato fa pagare anche per mantenere chi arriva chissà da dove - mi ritenevo fortunato se me ne restavanoo 1500.
Va bene la solidarietà, peccato che non possa goderne anch'io.
Dalle mie parti dicevano "tratà come fio'i de'a serva", trattati come figli della serva.


-------9-8-09-------------
Forse qualche parlamentare - di quelli che difendono le fasce più deboli - dirà che sono razzista: e pensare che credevo lo fosse chi discrimina, non chi è discriminato. Confrontando la spesa con il suo stipendio la riterrà congrua, confrontandola con il mio mi chiedo se ho fatto patire la fame ai miei figli, se quei ragazzi sono mantenuti a caviale e champagne (per le spese fisse c'è economia di scala), o se qualcuno ci lucra sopra.

giovedì 6 agosto 2009

Uomini e donne

Ho un problema di coscienza: è più accettabile un Silvio che non dice di andare con le donne o un Niki che dice di andare con gli uomini?

Ahi, la Lega!

Insiste la Lega nel dire che il Nord versa allo Stato molto più di quanto riceva: non è vero, anche al Nord ci sono cinque regioni che ricevono più di quanto diano.
Più o meno questo un giornalista alla TV diceva ed a testimonianza del suo dire prese un libretto e lesse: Umbria, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Valle d'Aosta, Liguria.
Sarà sicuramente vero, ma una di quelle non è nel Nord e tre sono Regioni autonome che il resto del Nord considera estranee ai suoi problemi e sfacciatamente favorite.
Ma anche se - esclusa l'Umbria - le altre vanno compreso nel Nord che chiede più soldi (suoi), si tratta in tutto di 4,2 milioni di abitanti mentre Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia Romagna ne contano 23,7.
Nel Nord quindi solo il 15% della popolazione riceve più di quanto dia, il 6% se si escludono le Regioni Autonome, chè potrà un po'diminuire ma non annullare l'eccedenza del dato sull'avuto del Nord considerato nel suo insieme.
È ovvio che per pareggiare i conti se qualcuno da meno di quanto riceva qualcun altro deve ricevere meno di quanto dia, ma sarebbe bene non esagerare, non considerlo un fatto irreversibile e non dire delle statitistiche solo quello che fa comodo: una mezza verità non è la verità.