sabato 25 aprile 2020

Ricorrenze - Frutta e alberi da frutta

minipensieri

Ricorrenze

Con aprile 1945 per me finì la guerra, l'oscuramento notturno e finí la paura di Pippo. Non se ne parla molto, ma Pippo ci terrorizzava.
Pippo era il nome con cui venivano popolarmente chiamati, nelle fasi finali della seconda guerra mondiale, gli aerei da caccia notturna che compivano solitarie incursioni nel nord Italia.

A quei tempi avevo poco più di 7 anni. I bombardieri che passavano alti di giorno mi affascinavano (non bombardavano un piccolo paese di campagna), ma Pippo di notte terrorizzava mia madre e tutti noi. Luci basse e finestre oscurate con stoffa o altro: non doveva passare nemmeno un filo di luce.

A quel tempo c'era Mussolini e c'erano I mussolini che mi entravano negli occhi quando giravo in bici, I moscerini.

Chissà se il 25 aprile diventerà davvero la festa degli italiani, chissà se si vorrà davvero ricordare la Liberazione dalla guerra e dalla tirannia, chissà se si smetterà di cantare bella ciao solo per dispetto, chissà se si capirà che I partigiani rossi da soli mai avrebbero potuto liberarci, chissà se si vorrà ricordare anche l'aiuto dei partigiani bianchi, di inglesi e americani. Chissà se almeno potrà tornare ad essere la condivisa festa di San Marco.

Chissà se un giorno potremo festeggiare la Liberazione da Conte&C.

Frutta e alberi da frutta
Se digo che go magnà un pero, magari I foresti pensa chissà cosa de uno che inviense dea fruta magna l'albaro. Par luri la pera na§e dal pero, la mela dal melo, la pesca dal pesco e par mi el pero na§e dal peraro, el pomo dal pomaro,, el figo dal figaro, el brombo dal brombaro, el persego dal persegaro, ecc.





venerdì 24 aprile 2020

25 aprile


25 aprile, festa dell'ipocrisia. Qualcuno pensa sia la festa dell'ANPI, Associazione Nazionale Partigiani d'Italia. Di veri partigiani ce ne sono pochi o punto, per semplici ragioni anagrafiche. Se nel 1945 avevano 12 anni (difficilmente potevano essere più giovani) oggi sono persone di 87 anni. Gli altri sono più vecchi e non credo siano molti in grado di muoversi al canto di bella ciao. E poi non sono i partigiani, ma solo quelli rossi. Quelli che sognavano Tito o Stalin, quelli che hanno liberato l'Italia da soli senza inglesi o americani, a sentir loro.
Tutti gli altri associati sono degli ipocriti millantatori che della famosa resistenza hanno solo sentito parlare. E cantano Bella Ciao, la canzone di quello che alla mattina si è svegliato e, addolorato, ha trovato l'invasor. Sono gli stessi che, con tipica coerenza, ora sono felici di trovare l'Italia invasa da stranieri: è solo questione di tempi e di colore della pelle, ossia di razzismo. E pensare che io Bella Ciao l'ho imparata a metà anni '50 da amici tedeschi.
Questi partigiani non avranno tutto il millantato merito d'avere liberato l'Italia dai tedeschi, ma molti si sono liberati degli avversari politici. A Valdagno ho conosciuto un tale che oltre ad essere noto come partigiano rosso era noto anche come feroce assassino ed ho conosciuto un tale da Reggio Emilia che diceva la stessa cosa di suoi compaesani.
Per me il 25 aprile rimane l'onomastico di Marco mio figlio e la festa di San Marco, patrono della Serenissima Repubblica di Venezia e dei Veneti. Anche perché il 25 aprile 1945 ero ancora sfollato in campagna in attesa che arrivassero "gli americani", non i compagni filorussi o filoyugoslavi e non avevo ancora sentito i nove colpi di cannone che mi hanno sì spaventato ma anche annunciato la liberazione.





giovedì 23 aprile 2020

Accordi internazionali.


Fatemi capire. Ascoltando del Mes, mi pare avere inteso che gli accordi o trattati internazionali non necessitano di approvazione del Parlamento, hanno valore superiore alle leggi nazionali, non possono essere contestati o abrogati con referendum. In pratica si devono accettare e applicare così come sono senza se e senza ma.  
Se davvero le cose stanno così, se una mattina Frau Kaiserin convoca i suoi vassalli capi dei governi delle varie cmponenti dell'UE e con lusinghe o minacce li fa firmare un accordo con il quale si impegnano a incarcerare ogni suddito con i capelli rossi, il giormo dopo tutti i rossi malpelo possono o devono finire in galera?



mercoledì 22 aprile 2020

Più o meno


Sei anni di governo non sono bastati per affossare l'Italia ma sono stati sufficienti per disgustare almeno il 37% degli italiani che il 4 marzo 2018 hanno potuto esprimersi col voto. Sicuramente in percentuale maggiore nella parte dell'Italia che più produce reddito e entrate fiscali, in percentuale sicuramente minore nell'Italia che più di quell'entrate trae beneficio. 
Naturalmente la cosa non è piaciuta a chi doveva la sua elezione a una parte del rimanente 60%. Così ha ritenuto opportuno non affidare l'incarico di cercare una maggioranza a chi aveva il 37% dei voti e darlo al partito che aveva il 33%, fiducioso che con il 19% ottenuto dai suoi elettori l'avrebbero trovata.
Ma a quel tempo il PD non se l'è sentita di unirsi al M5S dopo che per anni si erano vicendevolmente insultati e così dopo lungo travaglio nacque il governo M5S+Lega. Era evidente a tutti che non poteva durare e non durò.
Ma l'eletto non se la sentiva di dare un dispiacere ai suoi elettori, preferiva darlo agli italiani escludendoli dalla possibilità di esprimersi col voto.
E accadde l'incredibile per le persone con un minimo di coerenza, per quelle persona che non s'erano accorte che il signor Matteo Renzi è coerente con un solo principio: non essere mai coerente e fare sempre il contrario di quello che dice.
Così avendo fino al minuto prima esclusa la possibilità di governare col M5S ha fatto una capriola acrobatica e si espresso a favore di un governo PD+M5S. Sete di potere e paura di perdere i benefici parlamentari hanno fatto il resto ed è nato l'attuale governo, naturalmente con la benedizione di chi può benedire. E subito dopo Renzi ha creato un suo partito per governare e ricattare il governo. 
Ovviamente di avere l'approvazione dei cittadini nemmeno pensarlo: è troppo democratico e in contrasto con gli interessi di quelli che  si ritengono e proclamano essere i soli veri democratici.
Bene che potesse andare del voto agli italiani si poteva parlarne solo dopo avere distribuito le dirigenze governative e avere eletto il nuovo Presidente della Repubblica che, per consuetudine, deve sempre essere di una precisa parte politica.
Poi è arrivato il CoVid-19. Una benedizione, l'occasione buona per provare un regime autoritario tanto caro ai governanti e rimandare sine die la tornata elettorale. 
Con la valida scusa dell'epidemia si pretende la collaborazione, ossia l'accettazione incondizionata di ogni provvedimento del governo, l'ubbidienza a ogni decreto del vicerè UE per l'Italia, la sospensione di diritti costituzionali. Di comizi elettorali e di elezioni se ne potrà parlare solo a virus debellato, verosimilmente mai più.
Chissà se l'Italia sarebbe sopravvissuta a 12 anni di governi oppressivi, chissà se potrà sopravvivere a questi governi e al coronavirus. 





domenica 19 aprile 2020

Numerario


Ogni qualche giorno devo imparare una nuova parola in sostituzione di qualcuna che conosco da una vita.
Tutti o quasi quelli che vanno in TV sembrano dimenticare i vocaboli italiani: leggono un termine in inglese, lo capiscono e lo adottano senza far la fatica di ricordarsi quello italiano.
Naturalmente è più comodo cosi e i molti italiani che non praticano il mondo e la lingua inglese dovranno cercarsi il significato. Come sempre per evitare un fastidio a pochi lo si reca a molti.
E così mi è venuta un'idea. Perché non facciamo come quelli che in manicomio avevano numerato le barzellette che tutti conoscevano e invece di raccontarne una ne dicevano il numero? Un matto diceva 321 e alcuni matti per quella barzelletta ridevano e altri no, non gli piaceva.
In occasione di questa pandemia tutti parlano di "lockdown": se invece di chiamarlo così lo avessero chiamato 123, invece di cercare il significato del vocabolo avrei potuto cercare il significato del numero e capire  egualmente.
Come i cinesi riescono a memorizzare i loro ideogrammi magari tutti noi potremmo memorizzare il significato dei numeri. Saranno al massimo 9999 ma probabilmente ne bastano 999. Magari per aiutare la memoria potrebbero essere raggruppati con un certo criterio e per distinguerli dagli altri numeri essere preceduti o seguiti da una lettera.
Così se nell'apposito numerario si trova:
123 = lockdown, confinamento, blocco, confinement, Ausgangssperre, zakaz wyjscia, ecc.
ognuno si legge il numero come più gli piace e lo memorizza col significato che meglio capisce. 



Ursula - Progressività - Giornali e TV

minipensieri

Ursula
Sento in televisione dire Ursula von der Leyen pronunciando "VON" come "VONgola". Io penso si debba invece dire come "FONdo". Lo penso da molto tempo, magari sbagliando.
30/04/2018
VW e Vettel - Forse ero io a capire male, ma quando parlavano del problema dei motori diesel in TV sentivo dire Volks Wagen (V all'italiana). Ora sento dire correttamente Vettel (V alla tedesca): potenza della Ferrari.
23/09/2015
Vw - A Frau Merkel "Vw" evoca due grossi problemi: quello della Volkswagen (casa automobilistica) e quello della Volkswanderung (migrazione di popoli).
P.S. - In tedesco "v" suona come "f": non volksvaghen ma folksvaghen, non volksvanderungh ma folksvanderungh.

Progressività

  • "Costituzione della Repubblica Italiana - Art. 53.

Tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività."
Secondo la Sinistra "progressività" significa che le tasse devono aumentare non solo in misura più che proporzionale con l'aumentare della capacità contributiva ma anche col passare del tempo. Infatti col passare del tempo aumentano le aliquote o, al minimo,  non aumentano i limiti di reddito cui si riferiscono: con un po' di inflazione aumenta il reddito nominale tassabile e la corrispondente aliquota e mentre il reddito reale, ossia la capacità contributiva, diminuisce la tassazione aumenta.
Sempre secondo loro "in ragione della capacità contributiva" significa che se uno ha un reddito di 36151,98 euro lordi annui è esente dalla tassa sanitaria mentre uno che lo ha di 36152 euro ha enorme capacità contributiva in più e deve pagare ticket per centinaia di euro all'anno.

Giornali e TV
Pare proprio che non  riescano a dire o scrivere quattro righe tutte in italiano. Va bene imparare l'inglese, ma non sarebbe male conoscere anche l'italiano.
Mi mancava "lockdown": più o meno mi par di capire che si potrebbe usare chiusura segregazione quarantena blocco isolamento e chissà quali altri vocaboli che possono rendere l'idea. No: per farsi capire dagli italiani si deve dire lockdown. E poi io che ho più di 80 anni sono un overottanta. Potrebbero scrivere ultra80, sopra80, sorai80 sempre sottointendendo anni di età: no, per farsi capire dagli italiani si scrive over80 e si dice overottanta, magari sottointendendo years of age.




martedì 14 aprile 2020

Coerenza


Coerenti col loro concetto di democrazia sono convinti che la maggioranza non solo ha sempre ragione, ma anche che ragiona sempre giustamente.
Se in una comunità di 100 persone solo una si guadagna il pane lavorando è per loro giusto ed equo mettere ai voti chi deve sfamare l'intera comunità e se 99 si esprimono perché sia quell'unica persona quella sia. 
Se invece sono in due che sfaticano per guadagnare qualcosa ma uno lo fa 8 ore al giorno per guadagnare 100 e l'altro il doppio per guadagnare il doppio, 98 persone voteranno per far pagare tutto a quei due. Ma per via dell'equa progressività il secondo pagherà più del doppio e magari per via dell'eguaglianza se chi guadagna 100 paga 50 chi guadagna 200 pagherà 150 ed entrambi potranno disporre per se e famiglia di 50: perfetta parità.
E cosi pensano che chi oggi guadagna più di 80.000 euro (all'anno? al mese? al giorno?) sia tenuto a un contributo di solidarietà, parola eufemica anche se non in inglese.
Dicono che riguardi solo l'1% degli italiani e come al solito una cosa è equa e giusta non per quello che è ma solo in base a quanti favorisce o danneggia. Questione di voti. Naturalmente il restante 99% è disposto a prenderla per buona, pensando che in fin dei conti non lo riguarda. Però qui si sbaglia: se oggi guadagna 40.000 euro ed è senz'altro escluso dal balzello magari con l'inflazione galoppante fra 10 o 20 anni saranno 80.001 nominali ma in realtà meno dei 40.000 attuali e, siccome la soglia sarà sempre quella, verrà tassato. Poco male se paga solo sulla parte eccedente, ma se è su tutto saranno guai. Sta già succedendo con la tassa sulla salute eufemisticamente detta ticket.
 



Me l'aspettavo.


Se per anni i cittadini, da bravi sudditi, hanno ubbidito all'ordine dei governanti europei e italici anticipando tutto di un'ora quando i regnanti lo decidevano non può meravigliare che accettino di restare agli arresti domiciliari quando vuolsi colà dove si puote ciò che si vuole. 

L'imposizione dell'ora legale è stata per anni la prova generale in vista di eventuali ricorsi a dittatori, per tempi di emergenza limitati come nell'antica Repubblica Romana o senza limiti come nei regimi comunisti. E ora siamo in tempi di emergenza, ma le scadenze vengono prorogate e al governo ci sono gli eredi dei comunisti.

Quando decidono che la gente deve anticipare tutto di un'ora e che il mezzogiorno dev'essere non a metà tra alba e tramonto ma una o due ore prima, i sudditi ubbidientemente si adattano e fanno che gli orologi segnino le 12 alle 11 (o alle 10 in Spagna). 
Quando decidono che si deve restare a casa si resta a casa, senza discutere.
Siamo tutti al 41 bis e la più bella e più disattesa Costituzione del mondo è accantonata.
Naturalmente sono sempre decisioni sagge scientifiche documentate, dicono. 

Gridano allo scandalo e vogliono in galera il ministro che per difendere gli italiani blocca per qualche giorno lo sbarco di un centinaio di invasori stranieri e acclamano come salvatore quello che impone il lockdown (l'inglese è meno compreso, quindi più politicamente corretto ed eufemico), il domicilio coatto a milioni di italiani per mesi. 
Ovviamente ministri diversi pensano di difendere gli italiani con provvedimenti diversi, è la politica e la politica in democrazia la sceglie il popolo, ma forse non in Italia.  




lunedì 13 aprile 2020

Elogio del burqa-Caos-Continenti- Contrordine- Domande-Disgrazie

minipensieri

Elogio del burqa
Si è tanto detto delle donne musulmane che giravano mascherate. Forse non lo facevano per precetti religiosi o familiari, forse non erano in ritardo sui tempi ma, anzi, anticipavano il tempo del Covid-19

Caos
Cito a memoria.
Controllare chi arrivava dalla Cina (bambini compresi) non è cautela anticontagio ma razzismo. Le mascherine non servono a niente (specialmente se non c'erano), la mascherine sono indispensabili. Il coronavirus è a Codogno (LO) e Vo Euganeo (PD), la provincia più colpita é quella di Bergamo (BG). Da domani sarà vietato spostarsi, facciamolo stasera. Il Covid-19 è al Nord, e noi andiamo al Sud. "Io resto a casa"(ah ah, e tu invece devi andare a lavorare perchè io possa stare comodo a casa). State a un metro di distanza, ma (in caso contrario) non baciatevi, non abbracciatevi, non datevi la mano. Restate a casa, se non avete necessità di uscire o di accompagnare il cane. Se non avete il cane ma avete  bambini o anziani fa lo stesso.

Continenti
Asia, Africa, Australia, America cominciano con "A". Europa no. Per questo non si sente un continente? 

Contrordine compagni
Vi ricordate il "contrordine compagni" del Candido? Sarebbe uno spasso oggi con Guareschi, ma servirebbe un quotidiano non un settimanale per stare aggiornati con le giravolte governative.

Domande
E le Sardine? E i loro mega assemblamenti e piazze piene? Si rifaranno a epidemia finita o sono finite definitivamente in scatola? Sarà vero che non tutto il male viene per nuocere? 

Disgrazie
Pare che le disgrazie non arrivino mai da sole, pare che ci sia la peggiore crisi sanitaria e economica con il peggior governo della storia della Repubblica. 






sabato 11 aprile 2020

Meschinità


Pensavo avere già visto il massimo della meschinità umana, ma ieri il Presidente del Consiglio dei Ministri pro-tempore è riuscito a battere se stesso e ha raggiunto profondità inimmaginabili. Ieri approfittando di una comunicazione ufficiale a reti unificate ha insultato avversari politici dichiarandoli esplicitamente bugiardi citandoli con nome e cognome. Ha fatto aspettare per oltre un'ora cronisti e cittadini in attesa di notizie importanti sul contrasto alla pandemia e se ne esce con un'astiosa, rancorosa, ripugnante vendetta personale contro politici assenti e senza possibilità di contraddirlo. Una scena davvero squallida. 
E un tale personaggio rappresenta l'Italia, rappresenta gli italiani?  Non dice semplicemente non ho firmato nessun accordo, ma l'Italia non ha firmato nessun accordo, l'Italia non accetterà questo e si batterà per quello. Sembra convinto di essere lui l'Italia, lui che nessun cittadino comune ha mai eletto e delegato. Poi vedremo se il futuro sarà come annunciato o come sempre succede i fatti smentiranno le parole.  
Non credo che in qualcuno dei DPCM passati o futuri c'è o ci sarà anche l'obbligo di assistere alle sue comparizione televisive, ne ho già abbastanza di quarantena e arresti domiciliari per sorbirmi anche la fastidiosa rinolalia di un personaggio permaloso, borioso ed arrogante.
Certo bisogna avere una faccia al cui confronto quella delle antiche statue di Riace pare di burro per insultare senza ritegno coloro ai quali in tempi difficili si è chiesto solidarietà, unità, collaborazione ovvero, in ordine cronologico, per insultare per mesi prima, invitare alla solidarietà collaborativa per settimane dopo e tornare a insultare ancor prima che la crisi sia finita.






giovedì 9 aprile 2020

Non è il momento


Sono d'accordo non è il momento. Nonostante il ministro della Salute sia Speranza, c'è poco da sperare che sia arrivato il momento di pensare all'equità. Sono più di venticinque anni che il problema dell'adeguamento all'aumentato costo della vita dei limiti di reddito per beneficiare dell'esenzione delle tasse sanitarie dei minori di 6 anni e dei maggiori di 65 è all'attenzione del Ministero della Salute e del governo tutto. Eppure non è difficile risolverlo, basta andare in internet, trovare l'aumento dell'indice del costo della vita dal 1994 al 2020 e moltiplicarlo per i limiti calcolati nel 1994. Ovviamente al Ministero della Salute hanno altri urgenti problemi: mascherine, mascherine, quarantene, divieti, decreti per combattere l'epidemia cinese, ecc. Così faccio io il calcolo e glielo regalo. Il limite nel 1994 era lire 70.000.000. Con il cambio di 1936.27 lire per 1 euro sono 36151.98 euro precisi precisi e questo è tuttora il limite.
Secondo PMI.it  (VEDERE), l'indice dei prezzi al consumo per operai e impiegati fatto 1 a dicembre 1993 è 1,622 a febbraio 2020, quindi basta fare 36151,98 x 1,622 = 58638,51 per avere il giusto limite per marzo 2020. Altrimenti è come se il limite originale non fosse stato 70.000.000 ma 43.156.595 lire, cioè il 38,34% in meno di quello calcolato. Lo stato fa il furbetto e chiede onestà ai cittadini.
Con l'occasione magari potrebbero anche rivedere e abolire l'anticostituzionale discriminazione contro gli ultra65 regolarmente sposati. La tanto amata e citata Costituzione italiana dice che "La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio." e che "La Repubblica agevola con misure economiche e altre provvidenze la formazione della famiglia". E invece mentre gli altri ultra65 sono esenti dal ticket con un reddito di 36151,97 euro lordi annui i coniugati non lo sono con reddito di 18076 euro pro-capite. (Vedi)
Ma ora non è il tempo di parlare di queste cose, non lo è mai stato negli ultimi 25 anni, non lo sarà nemmeno nei prossimi 25 e quando con 18076 euro lordi annui si potrà si e no comprare un bicchiere di latte al giorno non sarà più il caso di parlarne e nessuno  sarà più esente, foresti esclusi.
Ora é il tempo di segregare i vecchietti in casa o meglio negli ospizi e confidare in covid-19.







domenica 5 aprile 2020

A conferma



Pare che anche con questa storia del coronavirus non si sia persa l'occasione di infoltire ancor di più la massa di norme italiane. 
La casa dove abito si trova sulla strada per una piccola città, dove abitualmente passano diverse vetture ma non più di due o tre pedoni al giorno. A est, oltre la strada, c'è un negozio cinese di molti articoli (alimentari esclusi) con una trentina di posti auto. A ovest c'è un posteggio per qualche centinaio di auto davanti a un grande  negozio di ferramenta, articoli per la casa e giardinaggio e un grande negozio di abbigliamento. Normalmente nel posteggio a est vi sono una ventina di auto e una sessantina in quello a ovest. Ma ora tutti quei negozi sono chiusi e non ci sono auto nei parcheggi. Se non ci sono auto non ci sono persone. Sulla strada non ci sono pedoni, nei posteggi non c'è nessuno. Nei duecento metri da casa è quasi impossibile ci sia qualcuno e se ci fosse sarebbe impossibile non avvistarlo in tempo e restare a un centinaio di metri da lui, magari attraversando la strada se necessario. Se invece, trasgredendo gli ordini dei DPCM, mi allontanassi più di 200 metri da casa mi troverei in aperta campagna con quasi assoluta impossibilità di vedere un essere umano a meno di 200 metri. Ma il divieto sembra essere tassativo non più di duecento metri da casa, non meno di un metro da qualsiasi persona con il divieto aggiuntivo di baciarla, abbracciarla e stringerle la mano restando a un metro da lei. Comunque per fare una passeggiata si deve essere accompagnati da un bambino o da cane e io non ho nessuno dei due. 
Anche in questa occasione sembra si sia voluto confermare l'impressione che le leggi italiane siano fatte per essere il più possibile non rispettate: i bravi cittadini hanno molta difficoltà a far coincidere l'obbligo legale con il loro buon senso, gli altri godono ad aggirarlo.
Forse basterebbe consentire di andare dove e quando si vuole con l'obbligo tassativo di restare distanziati non meno di 50 metri. Negli spazi vicino a palazzoni di 10 o 20 piani non sarebbe possibile essere sicuri di potere rispettare tale distanza  e allora si devono rispettare tutte le altre regole, ma in ampi spazi e poca gente non ha senso rispettare le stesse regole e basta rispettare una maggiore distanza. 
Ma siccome hanno abituato gli italiani a ignorare impunemente obblighi e divieti spesso illogicamente contrari al comune buon senso, sono pochi quelli che si sentono moralmente obbligati a rispettarli e molto difficile farli rispettare.
Ho l'impressione che mentre tutti si riempiono la bocca di "legalità" in pratica l'illegalità sia molto diffusa specialmente nelle piccole cose o in certe zone.
Le regole dovrebbero essere poche, chiare, rispettabili e fatte rispettare. Se sono molte difficilmente si possono conoscere e osservare tutte. Se non sono chiare vanno interpretate e ognuno le interpreta come più gli fa comodo e i giudici pure. Se è impossibile o complicato rispettarle anche i meglio intenzionati non lo fanno. Se nessuno le fa rispettare i meno propensi a rispettarle ne approfittano.
Se quasi sempre le regole sembrano giuste, si possono considerare giuste e da osservare anche quelle poche che sembrano sbagliate; se invece molte regole sembrano sbagliate si possono considerare sbagliate e da non osservare anche le poche che potrebbero essere giuste.    
Ho l'impressione che in Italia prevalga il secondo caso.