lunedì 9 settembre 2019

.Giravolte


Credo che la coerenza non sia considerata una virtù tra i politici e che ben pochi di loro abbiano il "difetto" di essere coerenti. Sembra che quelli del PD siano particolarmente dotati di faccia tosta e mai si vergognano di rimproverare agli altri di fare o non fare quello che loro governando hanno o non hanno fatto. Fra quelli con la faccia più tosta primeggia un certo Renzi, il re delle capriole e giravolte. Per più di un anno è stato il più accanito oppositore dell'accordo del PD con M5S mentre alcuni capi del suo partito erano favorevoli. Come i vertici del PD si sono dichiarati non disponibili a unirsi ai 5stelle, prontamente lui si è dichiarato favorevole e contando sulle sue creature in parlamento l'ha fatto. Un'incredibile "scarivoltola", manifesta incoerenza.
Ma forse si deve dire coerenza: coerentemente non fa mai quello che dice. Si può contare sulla sua coerenza e se dice una cosa si può star certi che farà il contrario. Augura serenità a Letta e lo abbatte, parla di patto con Berlusconi e lo rompe, dice di voler abolire il Senato e si fa eleggere senatore: è ovvio che se giura "mai con M5s" alla prima occasione si unisce a loro. 
Ora i "democratici" parlano di discontinuità nel governo. Diranno di fare una svolta ma non si limiteranno a 180°per invertire la rotta, faranno una svolta di 360° e torneranno nella stessa direzione degli ultimi otto anni prima del 4 marzo 2018, prima cioè di quando la maggioranza degli italiani ha detto che di quella rotta non ne potevano più.
Ma chi se ne frega di quello che pensano gli italiani: loro sono democratici non populisti, come se "démos" non fosse "popolo. Ma siccome anche per i democratici "il potere viene esercitato dal popolo" pensano a popolo africano o europeo ma non italiano.



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