giovedì 24 settembre 2009

Non capisco.

Sarà perchè sono stupido, ma non capisco.
  1. Non capisco perché se D'Alema o Fini o chiedono risarcimenti per quanto pubblicato dai giornali esercitano una sacrosanta tutela dei loro diritti mentre se lo fa Berlusconi è un attentato alla libertà di stampa.
  2. Non capisco perché dicano "un'amalgama mal riuscita" e "la PDL".
  3. Non capisco perché si dica che uno ruba tempo ai suoi doveri se per qualche notte si fa gli affari suoi mentre non lo perde se ogni giorno deve preoccuparsi di giudici e avvocati.
  4. Non capisco perché se Vespa una volta tanto va in onda in un'ora decente fa scandalo mentre è normale che Santoro e Floris lo facciano sempre.
  5. Non capisco perché il venditore che non emette scontrino sia un reprobo se italiano figlio di italiani mentre è un onesto lavoratore se é un immigrato clandestino.
  6. Non capisco perché se uno s'intromette in casa mia possa maltrattarmi e andarsene impunemente con la mia roba mentre se mi difendo o cerco di impedirlo finisco in galera.
  7. Non capisco perché protestano perché non vengono accolti tutti quelli che fuggono da paesi illiberali e non contro i governi di quei paesi, spesso amici ideologici. E se tutti i cinesi scappano dal loro paese, dove li mettiamo?
  8. Non capisco chi dice di condannare l'immigrazione clandestina e poi vorrebbe frontiere aperte e che nessuno fosse considerato immigrato clandestino, irregolare o illegale.
  9. Non capisco chi difende l'unità d'Italia ma la vuole senza frontiere, vuole il rispetto della legalità ma ne accetta la violazione da parte delle donne in burqa, di immigrati che arrivano in Italia violando norme e procedure, che lavorano in nero o per la criminalità.
  10. Non capisco chi accusa gli altri di razzismo solo perché non appartengono alla sua "razza": non è razzista chi dice che al Nord sono tutti tutti razzisti?
  11. Non capisco i giornalisti che appena vengono licenziati fanno un nuovo giornale e poi scrivono che non c'è libertà di stampa, si lamentano delle poche copie vendute (come se una persona normale potesse comprare e leggere tutti i giornali esistenti in Italia), vanno in TV a dire che "sì, i giornali ci sono ma l'opinione la fa la TV".
  12. Non capisco quelli che da quindici anni un giorno sì e l'altro pure vanno in TV a dire che Berlusconi vince perché ha le TV senza spiegare perché riesca anche a perdere.
  13. Non capisco perché da oltre un anno vadano dicendo che loro avevano tolto l'ICI ai poveri e Berlusconi l'ha tolta ai ricchi (ho chiesto molte volte, ma non ho avuto risposta).
  14. Non capisco perché chi non è disposto ad accettare le leggi italiane, che non vuole integrarsi con gli italiani e ammazza le figlie che lo fanno non se ne sta al suo paese.
  15. Non capisco chi non vuole il presepe di Natale nelle scuole ma accetta le prostrazioni del ramadam nelle strade.
  16. Non capisco perché debbano essere anteposti i diritti di chi non si ritiene soggetto a doveri, non ha mai pagato imposte e contribuito al bene del paese (o lo fa da poco) a quelli di chi lo ha fatto da decenni e prima di lui suo padre e suo nonno.
  17. Non capisco perché se non la penso come loro, se non comprendo che hanno ragione e che sono bravissimi devo ritenere che non è perche loro non si spiegano ma perchè io - come la maggioranza degli italiani - sono uno stupido che non capisce niente.
  18. Sarà anche vero, ma non mi piace sentirmelo dire.

mercoledì 9 settembre 2009

Informazione e meteo

Sento dire "Piove su tutta l'Italia", guardo fuori e vedo splendere il sole; sento dire "in Italia non c'è libertà di stampa", guardo nelle edicole e vedo giornali che scrivono peste e corna di questo e di quello, di Tizio e del suo avversario politico, del governo e dell'opposizione ognuno come più gli aggrada. Siccome sono certo di essere in Italia, penso che mi contino balle.
Ma dicono che mi sbaglio, che non è come credo, che sono suggestionato dalla TV, che un Tale fa dire a tutte le TV e scrivere su tutta la stampa solo quello che vuole.
Dunque ha in mano tutti mezzi d'informazione; direttamente o tramite suo fratello o il suo amico Carlo o i comuni cittadini che pagano il canone RAI stipendia tutti quelli che la fanno: chi lo elogia per essere elogiato e chi lo insulta per poter dire di essere insultato e passare per vittima, pochi per dirne bene (ma ci pensa anche lui stesso) e molti per dirne male. Più è incredibile l'insulto e più sono bravi perchè alla fin fine più acqua portano al suo mulino. Fra i più meritevoli dev'esserci quel Dario, sempre prontissimo a condannare qualsiasi cosa il Tale dica o faccia, ma in un modo da indurre molti all'incredulità.