venerdì 10 dicembre 2010

Perché?

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Perché devo vivere in un paese così complicato? In un Paese che tutti dichiarano non normale contrapponendo anomalia ad anomalia? Un Paese dove chi ha "governato" per due anni facendo lo slalom fra le opposte esigenze dei suoi sostenitori lo rinfaccia agli avversari, dove chi governa non può decidere e chi può decidere non governa, dove l'arbitro è uno dei giocatori, dove sembra scandaloso chiedere il voto del popolo quando chi dal popolo ha avuto il mandato (altra parola impronunciabile) non è più in grado di governare, dove dei deputati eletti con lo stesso sistema elettorale alcuni sono perfettamente legittimati a parlare a nome del Paese mentre altri parlano a nome del padrone, dove la Costituzione - giusta o sbagliata che sia - è sempre letta solo nella parte a favore delle proprie opinioni, dove ai poli nord e sud si aggiunge il polo equatoriale (positivo, negativo e presa a terra), dove una cosa per quanto ingiusta è giusta se si va in TV o sui tetti o si è in tanti e viceversa, dove la giustizia non trova il tempo per far giustizia perché impegnata a far politica, dove uno non spala la neve davanti casa se non c'è un finanziamento pubblico che insegni come impugnare la pala o si chiude un rubinetto senza "risorse", dove i dipendenti pubblici si sentono padroni del pubblico, dove il medico che salva qualcuno dall'etilismo acuto è responsabile delle di lui future bevute, dove chi per bontà raccoglie una volta la cicca (o rumenta) altrui dovrebbe farlo per sempre, dove per fare una legge ordinaria ci vuole un'eternità - due assemblee che fanno le stesse cose e mille persone - e aggiornare la Costituzione è impensabile.

Wikio

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