lunedì 9 marzo 2020

Riepilogando


Vado a memoria. Ho 82 anni quindi ho più di 75 anni ossia, come ora si dice, sono oversettantacinque. Come tale dovrei rimanermene chiuso in casa. È solo un consiglio ma posso osservarlo senza problemi essendo pensionato e avendo la moglie ottantenne che va a fare la spesa non osservando il consiglio governativo. Se ciò nonostante avessi i sintomi della SARS-CoV-2 dovrei contattare il mio medico che è probabilmente raggiungibile telefonicamente ma si trova a 190 Km da dove ora sono. Ritornare alla mia città di residenza pare sia un po' problematico, forse dovrei telefonare al 112 o al 1500.
Se si starnutisce o tossisce è obbligatorio farlo su un fazzoletto di carta o sulla piega del gomito. Il fazzoletto di carta va subito gettato, dovunque si sia? Sulla strada o sul pavimento di casa mi pare poco opportuno, ma dove lo si butta "subito" se non si è vicino a un contenitore di rifiuti? E se il conteninore è pieno di fazzoletti di carta usati è opportno avvicinarvisi a meno di un metro? E se invece si usa "la piega del gomito" si deve poi buttare  la giacca o la camicia, magari non subito? È opportuno girare per la città con la giacca usata come fazzoletto? Pare di sì, tanto si deve stare a un metro da qualsiasi essere umano.
Sembra poi che la distanza di sicurezza non sia di un metro ma di un metro e ottanta centimetri, quasi il doppio.  ma il governo dice un metro e un metro sia, anche se non è sempre possibile. Comunque restando lontani un metro dalle altre persone non si deve nè baciarle né abbracciarle, perché per il governo ciò potrebbe essere possibile altrimenti non avrebbe senso vietarlo. Io credevo che se obbligatoriamente si deve restare a un metro di distanza non fossero materialmente possibili baci e abbracci, ma probabilmente il governo ritiene che la distanza di un metro non verrà rispettata (non rispettare le leggi pare sia normale in Italia) e quindi si rendesse necessario il secondo obbligo. Chissà perché chi non rispetta il primo rispetterà il secondo.
Gli abitanti delle cosidette "zone rosse" devono restarsene a casa loro o se gli è permesso uscire di casa non possono comunque uscire dalla zona. Sono chiusi in quarantena, in pratica sono sequestrati. Ma non si deve dire: se "privati della libertà" sono stranieri è sequestro altrimenti no. È bene solo quello che il governo attuale ritiene un bene per gli italiani e non quello che lo riteneva il governo precedente. 



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