giovedì 23 gennaio 2020

Citofoni


Va bene, scandalizziamoci perché un signore suona al citofono per chiedere se lì si spaccia droga. Magari se invece di lui fosse stato un tossicomane avrebbero aperto e provveduto ad accontentarlo.
In fin dei conti a chi abitava in quella casa si stava facendo un favore: li si informava che i  vicini tacciavano la famiglia di spaccio e si chiedeva una smentita se così non era. 
Se tutte le volte che qualcuno suona a casa mia per sbaglio o per chiedermi se voglio comprare un aspirapolvere o cambiare fornitore di luce e gas mi rivolgessi ad un avvocato sarei sempre in tribunale. Spero che nessuno venga a chiedermi se spaccio droga, ma la cosa non cambierebbe. Potrei cambiare opinione solo se la stessa persona tornasse più volte insistentemente per farmi la stessa domanda ricevendo sempre la stessa negazione.
Ovviamente se uno non si preoccupa di smerciare droga in pieno giorno e fra la gente, magari sicuro dell'impunità, onestamente non può meravigliarsi se qualcuno lo indica come spacciatore e magari lamentarsi di razzismo se ha la pelle un po' o tanto scura.






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