domenica 9 dicembre 2018

Maestre

Non basta un'insegnante per classe, ce ne vogliono almeno due. Non bastano le scuole superiori, ci vuole l'università. E poi abbiamo due maestre che non sanno che "Natale" celebra il giorno natale, la nascita di un tale Gesù di Nazareth detto il Cristo, fondatore indiscusso del cristianesimo. Non sanno della secolare tradizione dei cristiani di celebrare il 25 dicembre non il solstizio d'inverno ma la nascita del Salvatore, non sanno che gli italiani sono  tradizionlmente cristiani anche se sempre meno convinti. E chissà quante altre cose non sanno e non sanno insegnare. Magari pensano che Natale ricordi la nascita del panettone o di quel buffo vecchietto vestito di rosso o dell'abitudine di fare e ricevere regali al posto della Befana, una festa collettiva di compleanno. Magari sanno tutto del Natale cristiano ma allora si preoccupano della suscettibilità di quelli che cristiani non sono senza minimamente considerare quella di chi invece lo è. E magari non mangiano salumi per non offendere la sensibilià dei musulmani, magari sono felici che i loro mariti abbiano anche due o tre concubine per non offendere la sensibilità degli islamici, magari usano velo o burqa per non offendere la sensibilità delle islamiche e istigare gli irrefrenabili istinti dei loro uomini. Se invece di preoccuparsi della sensibilità dei non cristiani si preoccupassero della sensibilità dei non islamici dovrebbero vietare discriminazioni alimentari che li fa sentire "infedeli"? Dovrebbero non consentire le pratiche del ramadam? Impedire l'esaltazione del capopolo Maometto, il profeta? E magari potrebbero anche preoccuparsi che non si offenda la sensibilità e la dignità delle donne obbligate a sottostare a certe usanze. 



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