martedì 16 gennaio 2018

Detti - Progressività - Senza vergogna

minipensieri

Detti - "Omnia munda mundis", tutto è puro per i puri. E anologicamente "Omnia immunda immundis",tutto è impuro per gli impuri.
Penso a questo ogni volta che sento insorgere giornalisti e politici per qualche innocente frase non ipocrita, che dice quello che si pensa, che dice la verità. Forse è proprio la verità ad irritare ipocriti moralisti. Nella loro corruzione non riescono a pensare che qualcuno non sia corrotto, nella loro malizia non possono immaginare qualcuno non malizioso. Vedono ovunque razzisti perchè sono fandamentalmente razzisti e odiano gli italiani. Si sentono una razza superiore, sempre pronti a condannare le nefandezze fasciste dimentichi di quelle comuniste, coeve e più durature. "Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello".


Progressività - Va bene che la progressività dell'imposta è prevista nella Costituzione, sempre citata quando fa comodo e bellamente ignorata quando è scomoda. Ma mi sembra che si esageri. Se una coppia di sposi ultrasessantacinquenni (over65, per farmi capire dagli anglodipendenti) ha reddito lordo annuo di 36151,98 euri (cioè 18075,99 lui e 18075,99 lei) non paga le tasse sanitarie (ticket), se invece lei ha €18076 devono pagare entrambi sia le tasse sulle prestazioni che la quota fissa (pro esenti) di 10 euro a ricetta. Può essere una sberla di centinaia o migliaia di euro annui per un centesimo di reddito in più in due. Più che "progressività" la chiamerei "iniquità". 
E ovviamente dopo il primo "ticket" sono più poveri di quando erano esenti.
 
Senza vergogna - Da per lustri sul sito del Ministero della Salute ho trovato "3. Il limite di reddito cui si fa riferimento per il riconoscimento del diritto all'esenzione viene periodicamente aggiornato? No, è fissato dalla legge e può essere aggiornato solo con una modifica legislativa. Il problema dell'adeguamento del limite di reddito previsto per l'esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria al crescente costo della vita è, tuttavia, da tempo all'attenzione del Ministro della salute e di tutto il Governo."
Chissà se il prossimo governo si deciderà finalmente a risolvere il problema anziché tenerlo alla sua attenzione ancora per quinquenni.


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