giovedì 26 gennaio 2017

Famelici - Chi ha dato ha dato - Non capisco

minipensieri


  • Famelici - Politici, giornalisti, artisti, gente comune, tutti affermano che è dovere civile pagare imposte e tasse: ipocritamente perché non tutti lo fanno, ipocritamente perché è sì doveroso pagare giuste ed eque imposte ma non quelle vessatorie e inique. Il punto sta nello stabilire quando lo sono: per tanti che vivono di tasse sono sempre giuste, per tanti che le pagano sono sempre ingiuste.  È giusto e doveroso pagarle per  non usufruire a sbafo dei servizi pagati dagli altri contribuenti e gravare su chi paga. Ma non c'è giustizia o dovere morale quando il mio pagare non serve a migliorare i servizi o a diminuire il loro peso sui concittadini ma ad aumentare il reddito di altri che già guadagnano 5 o 10 volte più di me o che rubano il pubblico denaro. Per questi famelici i soldi che prendono e le tasse che fanno pagare non sono mai abbastanza e poco importa equità e giustizia. E allora evadere le tasse è un dovere morale per evitare il più possibile iniquità e ingiustizia. Se è giusto ed equo pagare una percentuale dello stipendio percepito è già meno giusto pagare tasse sugli acquisti che si fanno e ancor meno giusto tassare pesantemente il reddito eventualmente risparmiato e depositato in banca o investito in beni immobili o mobili che non producono reddito (imposte patrimoniali) tassando ulteriormente un reddito già tassato.
    Ma se l'ingordigia di chi può non ha limiti alla fine può capitare che non sia più conveniente produrre reddito e non più possibile pagare tributi.
 
  • Chi ha dato ha dato - Meglio tardi che mai. Mi pare di capire che le nuove mamme avranno sostanziosi aiuti economici dei quali benificeranno sopratutto molte straniere. Le vecchie mamme italiane, quelle che negli anni 60/70 non hanno beneficiato di alcun aiuto e anzi, dovendosi dedicare ai figli non hanno potuto lavorare e crearsi una pensione decente, continueranno ad averla di meno di 500 euro al mese. Chi avrà avrà, chi ha dato ha dato. Per equità, secondo Boeri.

  • Non capisco - Penso che essere democratici significhi credere nella democrazia e rispettare le sue regole democraticamente prodotte. Chissà perché i Democratici USA non accettano democraticamente il risultato di democratiche elezioni. Se avesse vinto la democratica Hillary Diane Rodham Clinton sarebbe stato tutto giusto e regolare e non avrebbero sicuramente protestato come invece fanno per la vittoria democratica del Repubblicano Donald John Trump. E mi sa che allo stesso modo tendono a comportarsi i Democratici italiani, quelli del PD, sempre rispettosi della regola "due pesi e due misure". Se poi i Democratici USA non hanno vinto perché non sono andati a votare peggio per loro, ben gli sta.

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