martedì 17 novembre 2015

Vicinanza - Mestieri - Cittadinanza

minipensieri

  • Vicinanza - Uno, alcuni, decine, centinaia di morti per catastrofi, disgrazie, terrorismo e subito c'informano che non ci sono italiani coinvolti, che non è avvenuto in Italia. Sicuramente è per rassicurare i familiari d'italiani in giro per il mondo e i residenti, ma mi resta l'impressione che se non sono coinvolti italiani o se avviene  a Parigi, Berlino, Londra, Madrid, Beirut e non a Roma o a Milano la cosa sia da considerare meno grave. I morti sono morti, pochi o tanti e ovunque siano, ma  forse è normale soffrire più per la sorte di un vicino che per quella di estranei, anche se i nostri  governanti si preoccupano più degli sconosciuti che dei connazionali. A Roma o a Parigi è sempre colpita l'umanità ed entrambe le città mi sono egualmente lontane e vicine. Ma è impossibile preoccuparsi allo stesso modo di tutti i viventi dell'intero mondo.
     
  • Mestieri - Sarebbe strano che uno spazzino (operatore ecologico) cessasse di esserlo quando c'è da spazzare la via, sarebbe strano che un soldato cessasse di esserlo quando c'è da fare la guerra. Se tutti si comportano educatamente non servono spazzini e se nessuno ti fa la guerra non servono soldati, ma pare che così non vada il mondo.

    • Cittadinanza - Non basta dire "sono musulmano e sono italiano". Non basta "accettare" tutti i vantaggi del vivere in questo paese ma si devono "godere" anche le sue regole. Prima di ottenere la cittadinanza o la residenza o l'accoglienza uno straniero dovrebbe giurare rispetto e fedeltà alle leggi italiane, anche qualora contrastino con le sue tradizioni e col suo credo religioso: un musulmano lo dovrebbe giurare sul Corano.




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