domenica 29 novembre 2015

Rispetto

minipensieri

Li ammiravo per la loro coerenza. Palesano pubblicamente la loro fede, si radunano nelle strade, s'inginocchiano rivolti alla Mecca, assumono una posa che a molti sembra ridicola ma a loro non importa. Osservano il Ramadam, le loro donne vanno coperte da capo a piedi in un paese dove le altre esibiscono normalmente capelli e faccia e, clima permettendo, braccia, gambe e altro . Nessuna preoccupazione da parte loro di offendere i sentimenti della maggioranza che li ospita. Li ammiravo e li invidiavo perché noi non siamo più capaci di manifestare così apertamente la nostra fede,  le nostre tradizioni.
Ma ora mi sembra che si esageri. Già da tempo trascuriamo la fede dei padri ed ora abbandoniamo anche le tradizioni a quella fede legate. Dobbiamo abbandonarle per non offendere i non cristiani, dicono, per non urtare la sensibilità di quelli che non si preoccupano per nulla di urtare la sensibilità altrui. Piaggeria, resa incondizionata, rinuncia all' identità,  paura dei prepotenti? Non abbiamo anche noi diritto al loro rispetto?
Già da tempo il Santo Natale ha perso molto della sua religiosità, di quello che era per me quand'ero  ragazzo (link). Ma restava comunque per i cristiani la commemorazione della nascita di Gesù Cristo, il suo giorno natale. Ora si vuole abolire anche questo ricordo, ma siccome restano comunque giorni festivi si pensa di chiamare il Natale festa d'inverno, di tornare a festività pagane e di cancellare duemila anni di Storia o magari - sempre per preventivamente non offendere i nuovi arrivati o per coccolarli - celebrare qualche episodio del  loro profeta e sostituire poi la quaresima col ramadam.
E pensare che a me è bastato leggere qualche sura coranica per convincermi di quanto sia moralmente superiore all'islam il cristianesimo, per pensare che mentre i vangeli si rivolgono alle persone miti e mansuete perchè creino un mondo di fraternità e amore verso tutti il corano si rivolge a uomini bramosi di sesso e di potere perché donne e infedeli vivano sotto il loro dominio, un trattato politico-legislativo-religioso di quattordici secoli fa, immutabile perché dettato da dio. Cristiana utopia e islamico pragmatismo?



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