lunedì 2 novembre 2015

Versetti

minipensieri

  • Chissà se nelle scuole italiane sono e saranno ancora ammessi i lavori di quel tale che scriveva:

    Già veggia, per mezzul perdere o lulla,
    com’io vidi un, così non si pertugia,
    rotto dal mento infin dove si trulla.                                  24

    Tra le gambe pendevan le minugia;
    la corata pareva e ’l tristo sacco
    che merda fa di quel che si trangugia.                          27

    Mentre che tutto in lui veder m’attacco,
    guardommi, e con le man s’aperse il petto,
    dicendo: «Or vedi com’io mi dilacco!                             30

    vedi come storpiato è Maometto!
    Dinanzi a me sen va piangendo Alì,
    fesso nel volto dal mento al ciuffetto.          




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