sabato 5 dicembre 2009

Tutti uguali?

A me non pare. Non mi pare che siamo davvero tutti uguali e non lo trovo scandaloso. Come persone, sì forse lo siamo anche se qualche distinzione viene fatta in ragione del sesso, dell'età, di situazioni particolari: un bimbo non viene condannato alla galera e una donna incinta o madre ha dei riguardi che mai spettano ad un uomo.
Ma un uomo quando indossa una divisa o mostra un distintivo non è lo stesso uomo che incontro fuori servizio in piazza o al bar. Se mi ferma un poliziotto e mi chiede la patente sono tenuto a mostrargliela, se invece me la chiede un tizio qualunque posso mandarlo a quel paese: se vi mando il poliziotto è oltraggio a pubblico ufficiale.
Siamo tutti uguali di fronte alla legge, ma il giudice che mi giudica non è per niente uguale a me, lui mi può condannare anche sbagliando mentre io al massimo posso ricorrere ad un altro giudice con le stesse prerogative. Alle manifestazioni, agli spettacoli pubblici e gratuiti capita che i posti migliori siano riservati alle "autorità", non mi piace ma riconosco che non sono un loro pari: siamo entrambi uomini, ma lui è il sindaco, il prefetto, il vescovo o non so cos'altro.
Mi pare evidente che se nudi siamo tutti umani, la carica che riveste qualcuno, la funzione che svolge lo rende diverso: non è la persona diversa, è la mansione che rende diversa qualsiasi persona la svolga. Non è che il privilegio spetti a Tizio a Caio a Sempronio, ma al Sindaco, al Prefetto, al Vescovo; quando torneranno ad essere Tizio e Caio (e Sempronio, se succede) saranno trattati come me e gli altri.
Per questo non trovo nulla di strano che si preveda un trattamento diseguale per il Presidente del Consiglio, non per Silvio Berlusconi ma per il Presidente del Consiglio chiunque esso sia; trovo invece strano che se questa eccezione debba essere prevista per legge costituzionale e non per legge ordinaria non lo si sia detto subito, senza ingannare e far perdere tempo a nessuno. Quando tornerà ad essere solo il signor Silvio Berlusconi sarà trattato come tutti gli altri, anche se è abituale l'uso di chiamare Presidente chiunque lo sia stato per una volta di qualcosa, magari una bocciofila. Non so se questa strano vezzo possa essere vietato per legge, magari costituzionale.


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