giovedì 17 dicembre 2009

I ritardatari

Presto o tardi ci arriveranno. Sono occorsi più di settant'anni per accorgersi che il paradiso dei lavoratori era un'inferno, qualche anno e qualche cadavere innocente per accorgersi che i fratelli erano terroristi, il tempo che gli avversari politici ripetessero i loro errori per vedere che erano errori: hanno bisogno di tempo, di molto tempo ma alla fine ci arrivano. Non ammetteranno la loro responsabilità ma riconosceranno che comportarsi in un certo modo è sbagliato, specialmente quando a quel modo si comportano gli altri, quelli che sicuramente sbagliano. Ci vorrà del tempo ma alla fine capiranno che è meglio essere uniti per amore che per odio, che non è il caso di odiare qualcuno solo perchè è amato da altri ed ha fatto perdere una partita che sulla carta sembrava stravinta. Ci vorrà del tempo e poi si offenderanno se diranno che sono ex antiberlusconiani, come ora qualcuno ritiene offensivo essere detto comunista, magari dopo essere stato per anni dirigente di quel partito e non averne mai denunciato gli errori o gli orrori.
Già, se ne accogeranno: tardi ma se ne accorgeranno. E intanto? Intanto "calunniate, calunniate; qualcosa resterà" e forse troppo tardi capiranno che se si fomenta l'odio verso qualcuno, prima gli getteranno in faccia insulti, poi letame, poi un piccolo pesante appuntito duomo ma nemmeno questo potrebbe bastare e qualcuno penserà a qualcosa di più letale, ritenendosi nel giusto perché quella persona era stata avvertita e avrebbe dovuto non opporsi alla prepotenza e ritirarsi in buon ordine per evitare il peggio: e se è cocciuto ben gli sta.-
Devo avere uno strano concetto della democrazia: penso che ognuno possa esprimere il suo pensiero e permettere agli altri di esprimere il proprio; penso che se non si è capaci di convincere la gente delle proprie opinioni non sempre è perchè è troppo stupida per capirle; penso che non è detto che la maggioranza sia sempre nel giusto e che possa sbagliare, ma ha il diritto di farlo; penso che chi ha i capelli rossi non deve essere perseguitato ma nemmeno può imporre la sua volontà. C'è gente che è convinta di essere sempre nel giusto, di non sbagliare mai e per questo se sbaglia continuerà a sbagliare; gente che mai trova opinioni giuste diverse dalle proprie e, sicura di fare il bene di tutti, ritiene suo dovere imporle agli altri. C'è gente che pensa che più grida o insulta e più ha ragione, diritto di disprezzare gli altri e imporre il proprio pensiero. E c'è anche chi pensa solo al vantaggio che può trarne.
Tifavo Bartali, ma non odiavo Coppi, non mi auguravo che cadesse o scoppiasse; a scuola parteggiavo per i Troiani, ma non odiavo i Greci; speravo che la mia squadra vincesse, ma non odiavo le squadre avversarie. Si può essere accomunati dallo stesso amore o dallo stesso odio, ma non è la stessa cosa. Non si dovrebbe odiare il capo di un partito solo perchè non si riesce ad averne uno capace di contrastarlo onestamente. In mancanza di un leader da amare non resta che un nemico da odiare: se non c'è amore e forza resta odio e debolezza
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