martedì 17 luglio 2018

Suscettibilità

minipensieri

Se si sa che uno si offende a dirgli bellissimo è bene non chiamarlo così per non offendere la sua sensibilità. Magari uno si offende a sentirsi appellare signore o biondino o moretta. Sebbene non ci sia nulla di offensivo in bellissimo, signore, biondino o moretta se si sa che uno si offende si evita di usare il termine.
Anche in negro non c'è nulla di offensivo se non lo si usa per offendere o se non lo si intende come offesa. "Omnia munda mundis".
Se è inteso come offensivo penso sia tutta colpa dell'inglese. Se usi black per nero e nigger per negro è comprensibile attribuire a questo termine significato spregiativo. Ma se, come un tempo nel Veneto, é indifferente dire nero o negro solo maliziosamente può assumere significato negativo. Purtroppo gli africani che arrivano qui conoscono magari l'inglese ma non l'italiano o il veneto e  sono tendenzialmente prevenuti e permalosi. Anche la definizione
"appartenente alla razza negroide" può essere arcaica e non gradita ma non è di per se negativa: che un negro non sia un bianco è evidente a tutti. Ricordo anche, se non sbaglio, un periodico cattolico, verosimilmente non razzista, intitolato "Negritudine". 
Se un senegalese si offende se diciamo che è un negro non diciamolo, ma mi sembra esagerato dovere rinunciare a termini usati da secoli solo perché persone che arrivano in Italia senza essere invitati e senza averne il permesso non conoscono l'italiano, sono suscettibili e accusano tutto di razzismo. 
Purtroppo può anche capitare che si usi quel termine appunto perché si sa essere percepito come offensivo. Per osservanza del politicamente corretto dicono si debba dire "persona di colore", senza precisare quanto sia colorato.



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