giovedì 22 settembre 2016

Curricula

minipensieri

Non c'è niente da fare: le lingue cambiano (e muoiono) e le loro regole pure. In italiano vigeva la regola che "le parole straniere restano invariate", ora sembra che la regola sia che seguono la grafia inglese e quanto alla pronuncia ognuno fa come crede. Anche i termini in latino (o a sua imitazione) non dovrebbero avere la declinazione latina: curriculum, referendum, porcellum. italicum in italiano dovebbero restare invariati al plurale come film, carnet, ecc. 
Ma fa fine mostrare che si sa di latino o di inglese dimostrando che non si sa l'italiano e si usa curriculum e il plurale latino (e inglese) curricula e mai curricolo e curricoli. Mi aspetto anche i referenda, i  porcella, gli italica e magari pure la cartella curriculorum.
L'esempio ci viene dal capo del goveno che non ha saputo trovare una definizione italiana per il Jobs Act che nessuno scrive altrimenti ma ognuno dice come gli viene. In televisione i mezzi pubblici di trasporto detti "mezzi" magari diventeranno "media" detti midia, come il veneto "padoàn" è diventato l'esotico "pàdoan". Sarà vero che la TV ha insegnato agli italiani l'italiano, ma ora ha smesso.

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