giovedì 9 marzo 2023

Per terra e per mare

Tizio a Catanzaro non ha né lavoro né reddito di cittadinanza. Decide quindi di cercare migliori condizioni in Lombardia. Mette nel serbatoio della sua vecchia e scassata auto mezzo litro di benzina, entra in autostrada e va nella Stazione di Servizio dove sa esserci una vettura di ONG dedita a salvare gli automobilisti dal pericolo di finire male a causa delle pessime condizioni del loro mezzo. Quando non vi è più posto per altri salvati la vettura parte per Milano dove per legge i salvati  possono stare quanto vogliono senza necessità di lavorare e con buone possibilità di potere fruttuosamente delinquere. 

Caio, per gli stessi motivi di Tizio, decide invece di usare la sua vetusta vettura fino a destinazione evitando strade controllate,  ma poco prima di arrivarci l'auto esce di strada , a causa dell'imperizia del guidatore, .  Partiti, giornali, simpatizzanti di opposizione chiedono le dimissioni dei Ministri dell'Interno e dei Trasporti colpevoli di non aver soccorso Caio prima dell'incidente. 

Sempronio sale a nord con la sua lussuosa macchina, tutta bella e in regola con le norme stradali. Arriva a Milano, vede una bella ragazza, si distrae e finisce contro un muro. Ma nessuno incolpa  ministri per non avere fermato e soccorso Sempronio prima dell'urto.

Per terra magari questo non succede, ma per mare ...

Mutatis mutandis le stesse cose capitano in mare: in barcacce per qualche miglia fino a dove stazionano navi ong, tentare di arrivare direttamente a terra senza essere visti e finire in mare per imperizia del timoniere (a prescindere dalle condizioni del mare e della barca), naufragare solo per qualcosa di banale ma pericoloso (Costa Concordia)






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