martedì 16 marzo 2021

Le hanno pensate tutte


Con la scusa del Covid-19 le hanno inventate tutte per angariare la gente.
Mia moglie e io siamo entrambi ultraottantenni ossia, per la classe dirigente, over 80.
Per via dei vari DPCM che ci esponevano a rischio di multa salatissima se tornavamo a Biella (io non potevo, credo) eravamo a Savona da mesi. E in Liguria entrambi abbiamo avuto necessità di cure ospedaliere. Il 14/2 vado in treno a Biella per un esame medico prenotato quando eravamo in Piemonte e non potevamo tornare in Liguria. Il 15/2 faccio l'esame e torno in Liguria. Arrivano i vaccini anticovid e il pressante invito governativo a vaccinarsi. Io mi prenoto a Savona, ma mia moglie non può: deve prenotarsi a Biella. L'ospedale di Biella mi telefona che il 12/3 ho un esame in medicina nucleare, Il 25/2 ho inoculata la 1^ dose di vaccino, il 18/3 avrò la seconda. Il 26/2 lei riceve con un sms la notifica che dovrà avere la prima dose il 2/3 a Candelo (BI). Il 28 torniamo a Biella, in treno fino Santhià e da lì ci ha portato a casa un figlio. Il 2/3 lei ha la 1^ dose,  avrà la 2^ il 23/3. Il 12/3 ho l'esame a Ponderano (BI). Essendo a Biella chiedo all'ASL se posso avere qui la 2^ dose di vaccino. Non ho avuto risposta. Il 15/3 Piemonte è Zona Rossa con i conseguenti divieti. Dovendo essere vaccinato a Savona il 18/3, penso di andarci in treno il 17 e tornare il 19. Il 15/2 ero partito da Biella alle 12:51, cambi a Santhià e Torino, arrivato a Savona alle 16:36. Un viaggio di 3h 45m  con due cambi non é comodissimo ma accettabile. Il 16/3 controllo gli orari: partenza da Biella alle 12:51, arrivo a Savona alle 17:07 con cambi a Santhià, Torino, Mondovì, Ceva cioè 4 ore e 16 minuti di viaggio con 4 cambi (colpa della zona rossa?).
E saranno altrettanti al ritorno, perché dovrò pur tornare visto che mia moglie deve essere lì il 23 per vaccinarsi e io il 24 e 31 per esami e visita medica.
Sarebbe stato tutto più semplice se mia moglie poteva vaccinarsi a Savona o io a Biella. Non bastando averci complicato la vita con questi divieti hanno ben pensato di permetterci per ragioni di salute spostamenti altrimenti vietati ma rendendoli più complicati e scoraggianti se non impossibili.
Richiedere il senso civico di sottoporsi a vaccinazione e renderla il più complicata possibile si concilia solo con la volontà di angariare i sudditi, specialmente gli "over 80" con problemi di salute. 

P.S. Non è colpa della zona rossa. Trovo:
"Ferrovia: interruzione sulla linea Torino-Savona-Ventimiglia dal 15 al 24 marzo. Saranno effettuati lavori nella tratta Lesegno-Ceva:

Per consentire l’esecuzione degli interventi di consolidamento e impermeabilizzazione del viadotto Mongia, è necessario interrompere la circolazione ferroviaria nella tratta Mondovì – Ceva".




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