venerdì 4 dicembre 2020

Italiese


Tutta colpa del maestro Alberto Manzi. Se al suo posto mettevano un mister Bull invece dell'italiano poco utile nel mondo magari oggi parleremmo tutti inglese con i foresti fuori casa e dialetto con i compaesani e in casa. Ma non è andata così e abbiamo un italiano imbastardito e dialetti morti o morenti.
Siamo in Italia, si dovrebbe scrivere e leggere in italiano salvo rare eccezioni. E invece capita che un testo che si suppone in italiano ogni tre parole da leggere come abbiamo imparato ne troviamo una da leggere diversamente.
Se è scritto Ludwig van Beethoven quasi nessuno lo legge come un tedesco ma se è scritto plus, media, Trump, Fund, email dicono plas, midia, tramp, fand, imeil. Se si chiede di compitare magari dicono  a di Udine, i di Empoli, e di Ancona
Non mi stupisco se in Francia dicono il mio nome con l'accento sulla o finale o se inglesi, americani, russi leggono come usano nella loro lingua parole italiane: non vedo perché noi non possiamo fare altrettanto.
Quelli cui da fastidio sentire pronunciare le parole straniere in modo sbagliato imparino ad evitarle il più possibile e scriverle in italiano, se lo sanno.





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