lunedì 30 novembre 2020

Il malgaro

 
Me lo vedo un malgaro, salito in montagna ai primii di marzo quando ancora c'era l'ora solare e libertà di muoversi, tornarsene al piano a ottobre quando era tornata l'ora solare.
Non ha avuto necessità di spostare le lancette del suo vecchio orologio a molla né prima di partire né prima di tornare: hanno sempre segnato l'ora giusta, quella che conoscono le sue vacche che non hanno orologi.
E lassù dov'era non aveva elettricità, non aveva radio, televisione, telefonino, pc, collegamento internet: aveva solo le sue mucche, il pascolo, il latte, il formaggio, il sole, la luna, le stelle, il bello e il brutto tempo.
Lo vedo tornarsene al piano e vedere tanti negozi chiusi e la gente in maschera. Chiede cosa stia succedendo, gli rispondono che c'è un virus cattivo e il lockdown.
Lockdown? Che bestia è? Gli spiegano che il lockdown è per via di Sars2 e così la gente deve fare smartworking ma non può fare shopping nel week-end ma forse può fare yogging e trekking.
Non capisce nulla, controlla di non essere finito in terra straniera e spera di tornare quanto prima fra i suoi monti con le sue vacche, se glielo permetteranno.





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