mercoledì 14 febbraio 2018

Cecità

minipensieri

 Se non si vuole vedere non si vede. Come si fa a non vedere l'invasione, in particolare quella africana. Si nota di più per via dei vari gradi di abbronzatura, o di colorazione se si preferisce. E non è recente. Già molti anni fa era un problema recarsi all'ospedale cittadino con il parcheggio -teoricamente libero- occupato e presidiato dai "marocchini", che forse non erano tutti marocchini ma in gran parte africani. Già molti anni fa i viali periferici erano invasi e presidiati da prostitute evidentemente straniere. Basta andare a fare la spesa per vedere le uscite dei negozi presidiate da colorati accattoni. Basta andare in qualsiasi luogo assistenziale per vedere non pochi evidentemente allogeni. Basta stendersi su un telo in spiaggia per vedersi circondati da variegati venditori senza licenza. Basta recarsi al mercato locale per vederlo invaso da venditori che non conoscono né l'italiano né l'esistenza degli scontrini. Basta camminare nelle zona del porto per vederla invasa da colorati venditori di cianfrusaglie o merce contraffatta e non vedere ricevuta alcuna. Basta passare nelle vicinanze delle grandi stazioni per vederle invase da tipi di colore vario, nel migliore dei casi nullafacenti. Basta passare per certe vie o piazze per vederle permanentemente occupate da stranieri che spacciano droga. E quello che non si vede è peggio: rapine, furti, stupri, violenze, ecc.  Se una casa è piena di formiche si dice che è invasa dalle formiche, se un cortile si riempie d'acqua si dice che è invaso dall'acqua, se Piazza San Marco è strapiena di turisti si dice che ne è invasa. Se l'Italia si riempie di africani non si può dire che è invasa? Ma dove vivono quelli che non vedono l'invasione e vogliono che non si parli di invasione? Non è detto che un'invasione sia necessariamente violenta, ma non è escluso che lo sia. 



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