martedì 9 aprile 2013

Non si può

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Si va in TV e nelle piazze e si dice che il tal dei tali è impresentabile, ineleggibile, inaffidabile, una bestia (coccodrillo, leopardo) feroce, che respirando toglie ossigeno ai vicini e che chi lo vota o è cretino o è disinformato. Lo si dice una volta, due volte, cento volte, lo dice Tizio, lo ripete Caio, lo conferma Sempronio con le stesse identiche parole, lo si dice in Italia, lo si dice all'estero, per anni e lustri. Lo si dice e lo si ripete ed è evidente che se dopo tanto dire e ripetere non si capisce come stanno le cose non si è abbastanza intelligenti, non si merita di restare nella compagnia, forse non si è nemmeno persone. 

Si dice che grazie a Dio gli stupidi in Italia sono decisamente una minoranza, che basta andare al voto per vincere le elezioni, che se non si vuole andare é per senso di responsabilità e non certo per aspettare tempi migliori, ma in qualsiasi momento si faranno le elezioni la vittoria è certa, forte e sicura, ma generosamente si ascolterà anche chi ha anticipato l'eliminazione della bestia feroce e cercato di togliere le castagne dal fuoco.
Poi le cose non vanno come giustamente avrebbero dovuto andare, la vittoria non è come doveva essere, chi poteva essere ascoltato non può aiutare, chi potrebbe aiutare non vuole e a un accordo
resta disponibile solo la bestia: ma con essa non ci può essere accordo alcuno perché "il nostro popolo non capirebbe, non lo vuole."
E come potrebbe essere diversamente?



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