mercoledì 7 dicembre 2016

Numeri - Riforme costituzionali - Incomprensioni

minipensieri

  • Numeri - 40 è maggiore di 30, maggiore di 20, maggiore di 10 ma non maggiore di (30+20+10). 40% puè essere maggioranza relativa, una forte maggioranza relativa ma mai maggioranza assoluta. Col 40% alle elezioni europee si può esultare per la bella vittoria ma con lo stesso 40% al referendum non si può che piangere per l'amara sconfitta. Senza variabili e incognite è solo semplice elementare aritmetica.
    Se poi i pro sono il 40% del 50%, teoricamente i contro possono anche essere il rimanente 80%.

  • Riforme costituzionali - Ricordo tre tentativi di riforme: nel 2001, nel 2006, nel 2016. Se ben ricordo, nel 2001 la riforma approvata in Parlamento dal centrosinistra con qualche voto di maggioranza superò il referendum popolare anche perché l'opposizione non fece convinta campagna per il NO, pensando che sarebbe tornata al governo e avrebbe approvato una più confacente riforma. Così fu, ma le riforme approvate a maggioranza semplice dal centrodestra e dal centrisinistra, sottoposte a referendum sono state bocciate nel 2006 e nel 2016 mentre quella del 2001 è tuttora valida e considerata sbagliata quasi da tutti.
    Da questo mi par di capire che se le riforme costituzionali non vengono approvate con maggioranza qualificata difficilmente vengono confermate dalla maggioranza degli elettori. E mi pare una cosa logica: se chi in parlamento approva la riforma non rappresenta la maggioranza dei cittadini, la maggiornaza dei cittadini non approverà la riforma.

    Con solo due parti politiche al 51% dell'una si contrappone il 49% dell'altra e presumibilmente alla maggioranza in parlamento corrisponde la maggioranza nel Paese. Se le parti sono tre può bastare il 34% per avere la maggioranza contro il 33% delle altre. Se le percentuali in parlamento corrispondono alle percentuali degli elettori, una riforma approvata da questa maggioranza difficilmente avrà la maggioranza referendaria: se l'avesse significherebbe che gli eletti non rappresentano adeguatamente gli elettori.

    Io capisco che se le riforme costituzionali non si concordano in Parlamento sono solo una perdita di tempo, gli altri non so.
     
  •  Incomprensioni - Io avevo capito che Renzi avesse detto "se al referendum non vince il SI lascio il governo e la politica": sono io che ho capito male, è Renzi che non si è spiegato bene o che è un inguaribile ballista? Io avevo capito che la Costituzione e la sua eventuale riforma fossero cose condivise e patrimonio di tutti: dopo il NO referendario in tv ho visto invece manifestanti esporre un grande cartello con scritto "era la riforma del PD". E ce la volevano imporre?

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