sabato 22 ottobre 2011

Previdenza

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Il censimento chiede se io, mio padre, mia madre siamo nati in Italia: la risposta è sì, anche tutti i miei nonni sono nati in Italia; forse anche i bisnonni, se c'era l'Italia.
Per il tempo d'una vita un bel po' del  reddito mio e di genitori e nonni, è andato allo Stato e  Enti pubblici. Oltre che per servizi come difesa della patria, tutela dei confini, sicurezza interna,  amministrazione della giustizia,  strade, eccetera si paga per una specie di assicurazione: pago un premio perchè se ne avrò bisogno potrò usare i mezzi pubblici, se non sarò o non sarò più in grado di lavorare riceverò un'indennizzo o una pensione, se mi ammalerò sarò curato, eccetera.
È triste - dopo avere contribuito per generazioni al benessere del Paese - constatare che il premio pagato per una vita  è stato pagato inutilmente. I confini della patria e la loro difesa sono inesistenti, la sicurezza interna è spesso vanificata dal costante afflusso di nuova delinquenza, la "fiducia nella giustizia" e sovente solo un ipocrita modo di dire. Chi fino a ieri nemmeno sapeva che l'Italia esistesse e non ha dato un "scheo" per i trasporti pubblici li usa gratis, chi ha sempre pagato deve pagare di più per poterli far funzionare; negli asili non c'è posto per chi paga imposte sul reddito perché ha la precedenza chi le imposte non le ha mai pagate e non le paga. Capita che un contribuente italiano si ammali lontano dal comune di residenza e dal suo medico: se va al pronto soccorso paga la tassa e attende che siano visitati i molti esentasse residenti in altro Stato. Succede che dopo avere versato i necessari contributi si riceva una pensione inferiore a quella di chi è stato in Italia solo il tempo necessario per beneficiare della pensione sociale senza mai pagare nulla. Succede che si penalizzi chi ha cresciuto tre figli senza beneficiare di indennità o contributi figurativi permettendo al marito di avere una pensione decente.  Non è bello constatare che chi ha versato un congruo premio finché era in salute quando arriva l'età e il momento di avere più bisogno di assistenza sanitaria deve pagare tasse (ticket) che non sarebbero dovute se non ci fosse stata inflazione o se anche i parametri fossero stati inflazionati. La sanità ha costi insostenibili, ma se vogliamo estendere il servizio sanitario a chiunque (statunitensi senza assicurazione compresi) chi ha già dato deve continuare a dare. Non si può certo fare nel mondo la figura dei tirchi, siamo generosi con gli stranieri e perché questo sia a loro ben chiaro la vecchia "previdenza e assistenza" oggi la  chiamiamo welfare.


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