giovedì 27 ottobre 2011

Addio a Dante?

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Avvenire - 26 ottobre 2011

POLEMICA A PALERMO
«Vietati a scuola preghiere e Natale»
Vietati il segno della croce prima delle lezioni e le preghiere a Natale e a Pasqua, perché non garantiscono l’uguaglianza dei bambini a scuola. E i genitori si ribellano: «Vogliamo che i nostri figli mantengano la loro identità religiosa e culturale».
.... Ogni anno, nel mese di maggio, sotto [il quadro della Madonna] veniva posto un tavolino addobbato coi fiori portati dai bambini, che recitavano una preghiera. Le maestre ci hanno comunicato che una mamma di religione musulmana ha manifestato il suo dissenso, perché la sua bambina avrebbe subito una discriminazione religiosa.

Ancora qualche tempo e mare calmo e nelle nostre scuole sarà vietata o censurata la "Divina Commedia". Prima che sparisca dalla circolazione riporto la parte sulla quale persone di religione musulmana potrebbero esprimere il loro dissenso.

Inferno, canto XXVIII - Bolgia IX - Scismatici e seminatori di discordia - Maometto, Ali ibn Abi Talib.


28. 22 Già veggia, per mezzul perdere o lulla,
28. 23 com'io vidi un, così non si pertugia,
28. 24 rotto dal mento infin dove si trulla.

28. 25 Tra le gambe pendevan le minugia;
28. 26 la corata pareva e 'l tristo sacco
28. 27 che merda fa di quel che si trangugia.

28. 28 Mentre che tutto in lui veder m'attacco,
28. 29 guardommi, e con le man s'aperse il petto,
28. 30 dicendo: «Or vedi com'io mi dilacco!

28. 31 vedi come storpiato è Maometto!
28. 32 Dinanzi a me sen va piangendo Alì,
28. 33 fesso nel volto dal mento al ciuffetto.

28. 34 E tutti li altri che tu vedi qui,
28. 35 seminator di scandalo e di scisma
28. 36 fuor vivi, e però son fessi così.

28. 37 Un diavolo è qua dietro che n'accisma
28. 38 sì crudelmente, al taglio de la spada
28. 39 rimettendo ciascun di questa risma,

28. 40 quand'avem volta la dolente strada;
28. 41 però che le ferite son richiuse
28. 42 prima ch'altri dinanzi li rivada.

28. 43 Ma tu chi se' che 'n su lo scoglio muse,
28. 44 forse per indugiar d'ire a la pena
28. 45 ch'è giudicata in su le tue accuse?».

28. 46 «Né morte 'l giunse ancor, né colpa 'l mena»,
28. 47 rispuose 'l mio maestro «a tormentarlo;
28. 48 ma per dar lui esperienza piena,

28. 49 a me, che morto son, convien menarlo
28. 50 per lo 'nferno qua giù di giro in giro;
28. 51 e quest'è ver così com'io ti parlo».


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