venerdì 17 aprile 2009

Costo della democrazia

Sarà perchè il momento è difficile, ma mi suona strano che ci si accorga solo ora che i referendum costano, oltre ad essere talvolta inutili o dannosi.
Chissà perchè solo questo referendum costa se non è fatto in concomitanza con altre elezioni: tutti gli altri non sono costati nulla, evidentemente.
Sono favorevole ad evitare costi o sprechi inutili, sono quindi anche favorevole alla giornata elettorale (election day, per quelli che non parlano italiano) : quello che mi stupisce è perchè non si faccia una volta per tutte una norma per cui referendum, elezioni circoscrizionali, municipali, comunali, provinciali, regionali, interregionali, nazionali, europee si facciano sempre in unica giornata con periodicità prestabilita: che so, il secondo sabato di maggio degli anni bisestili, in coincidenza con giorno di riposo o di gita scolastica, senza perdita di giorni di lavoro o di scuola. Sarà una proposta assurda, ma visto che si deve o si vuole risparmiare, risparmiamo sempre e non solo quando fa politicamente comodo.
Già il fatto di fare tutto in una sola giornata dovrebbe costare la metà del farlo in due, però mi ricordo di una elezione in cui ci furono problemi di intasamento e non capisco perchè facendo il referendum con le elezioni europee non dovrebbe costare niente. Non costano le schede? Non costa la pubblicità? Gli scrutatori costano egualmente se devono lavorare due ore o tre, cinque o dieci? Perché se è così è sempre uno spreco quando non ci sono referendum da abbinare.
E dato che ci siamo perché non limitiamo il rimborso ai partiti, che - se non ricordo male - proprio con referendum (inutile) era stato abolito?

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