giovedì 12 febbraio 2009

E se ...

Non ci capisco molto, ma a mio parere si tratta di infortuni sul lavoro. A quanto si dice vengono in Italia per fare il lavoro che gli italiani non vogliono fare. Fanno le rapine: lavoro faticoso, lavoro rischioso. Probabilmente ci sarà già qualche legge che obbliga i cittadini comuni a lasciare porte e finestre aperte per facilitare il loro lavoro, ma è disattesa come tante altre. Ci sarà già qualche norma che impone, se proprio non si vuole avere intrusi in casa, di mettere alla sera tutto quello che si ha di valore in apposito contenitore esterno. Si eviterebbe non solo di intralciare il lavoro altrui col rischio di farsi male (può succedere) ma anche, facilitandolo, di provocare infortuni agli addetti . In fin dei conti la raccolta differenziata è indice di civiltà: rifiuti organici; carta; plastica; vetro, alluminio; oro, preziosi, denaro, gioielli.
E se, considerata l' atavica abitudine italiana di non osservare la legge, quei lavoratori fossero accompagnati al lavoro da polizia o carabinieri? Questi dovrebbero accertarsi che siano rispettate quelle norme che per forza devono esserci e multare chi non le osserva. D'accordo, visto che il lavoro viene fatto di notte, dovremmo subire qualche imposta in più per pagare gli straordinari; ma si avrebbe il vantaggio di evitare infortuni; le forze dell'ordine non dovrebbero recarsi al mattino a prelevare chi ha causato danni ad onesti lavoratori; i giudici non dovrebbero scomodarsi per condannarlo.

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