giovedì 5 febbraio 2009

Diversamente italiani

"Diversamente italiani": così mi aspetto che vengano chiamati gli immigrati clandestini. "Clandestino" sottintende un' idea negativa di illegalità, sicuramente giusta ma che potrebbe essere considerata offensiva specialmente nel caso fosse vera non soltanto per il modo in cui arriva in Italia ma anche per la vita che vi conduce. Clandestino è pertanto un termine politicamente scorretto, da non usare.
Ora si discute se un diversamente italiano possa o no accedere liberamente ai servizi sanitari pagati dai contribuenti italiani. Non so se anche quì, come nei telefilm USA, esista l'obbligo del medico di denunciare ferite d' arma da fuoco o bianca, cioè una situazione di illegalità. In questo caso,coerentemente, dovrebbe essere denunciato anche un clandestino ma non un diversamente italiano.
Se un diversamente italiano, a prescindere da quanto guadagna con i suoi traffici diversamente leciti, ha diritto di accedere gratuitamente al Pronto Soccorso voglio anch'io non essere trattato da italiano. Se mi ammalerò fuori dal Comune anagrafico di residenza non pagherò un medico per visitarmi e prescrivermi le medicine, se avrò bisogno delle medicine prescritte dal mio medico non ritornerò nella regione di residenza per poterle comprare. Se mi troverò in quelle situazioni non mi comporterò come in passato ma mi recherò al Pronto Soccorso più vicino, dirò di chiamarmi Mustafà ElFurb per avere senza problemi e senza spesa quanto mi serve.
I medici non denunceranno i clandestini, ma gli italiani che volessero essere trattati come clandestini forse sì. Non pagare le tasse è illegale solo per chi già non è nell'illegalità: sia clandestino, evasore fiscale totale o entrambi .



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