lunedì 14 marzo 2022

Faccia tosta

 Ma con quale incredibile faccia tosta i governanti italiani hanno il coraggio di chiedere ai concittadini di comportarsi onestamente? È come se un rapinatore chiedesse al rapinato di essere onesto con lui, come se un truffatore chiedesse agli altri di non truffare. Uno Stato che mantiene le accise per campagne militari fatte da un deprecato regime nel 1935 o per emergenze di decenni fa che ovviamente non sono più emergenze, non è onesto, non ha titolo per condannare ingiustificati aumenti altrui. Come può uno Stato chiedere onestà dai suoi cittadini se non è a sua volta onesto con loro? E meno male che le norme sulla tassa detta ticket sono sì del secolo scorso ma degli anni novanta e non degli anni trenta. Se fossero degli anni di quando si cantava "se potessi avere 1000 lire al mese" ora sicuramente i minori di 6 anni e i maggiori di 65 sarebbero "esenti da ticket per (basso) reddito" solo se il loro reddito familiare fosse meno di 0.52 € al mese, ossia meno di 26 centesimi di euro di pensione mensile pro-capite nel caso di due anziani coniugi.

Ovvio che chi di Stato vive pretenda che i concittadini paghino imposte e tasse giuste o ingiuste che siano: senza quelle non ci sarebbero soldi per lui. Ma chi imposte e tasse le paga, se sono ingiuste o incongrue, se lo Stato non si comporta  con lui onestamente può sentirsi derubato e legittimato a comportarsi come si comporterebbe con un rapinatore, con un truffatore. Se si permette che i limiti di velocità non siano per evitare pericolo ma solo per far cassa, uno si sente rapinato, Se le norme sono complicate e tali da indurre ad errore sanzionabile uno si sente truffato, Se lo Stato mette trappole per tartassare i cittadini è disonesto e non ha titolo per chiedere onestà. 

Se il limite di reddito per essere esenti dal pagare una tassa valido nel 1994 è lo stesso immutato nel 2022 i casi sono due: o era troppo alto allora o è troppo basso ora. Evidentemente se era equo allora non lo può essere ora e viceversa, lo stesso immutato limite non può essere equo quando l'indice del costo della vita è 100 e  quando è 165: comunque sia, sicuramente nel 2022 si pagano  più tasse che nel 1994, checché ne dicano i governanti.  Chi diventando in realtà più povero si trova più tassato non pensa che con "Il sistema tributario è informato a criteri di progressività" la Costituzione intenda dire che più si è poveri più si debba pagare ma solo di essere governato da disonesti, di vivere in uno Stato disonesto che ha teso una trappola in cui prima o poi tanti finiranno, in uno Stato ingordo che non ha il coraggio di aumentare palesemente le tasse ma lo fa in modo subdolo e vigliacco, uno Stato che sicuramente non merita la sua onestà.  Ora che l'inflazione sta tornando significativa può solo sperare che così siano  molti a cadere nella trappola statale e a dovere pagare tasse che non pagavano e non avrebbero pagato ancora e che quanti più saranno maggiore sarà la possibilità che "là dove si puote ciò che si vuole" si decidano a porvi rimedio, sempre grazie al principio "democratico" che una cosa ingiusta per quanto ingiusta sia non è ingiusta finché riguarda pochi elettori ma solo quando ne danneggia molti.






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