lunedì 26 maggio 2014

Eguali


Si sente sempre ripetere che la legge è uguale per tutti, che tutti sono eguali davanti alla legge, che questo dice la Costituzione, che la Costituzione va rispettata. Uno pensa che chi questo afferma a questo si attenga, che questo valga per tutte le leggi e per tutti i cittadini italiani. 
Uno pensa che a eguali condizioni corrisponda eguale trattamento, che famiglie eguali (es: padre, madre, due figli piccoli) con eguale reddito (es: 32000 euro lordi annui) paghino eguale importo di imposta e invece no: avranno un bonus fiscale diverso a seconda di come i due genitori concorrono a quel reddito (es: 160 euro mensili se 16000+16000, 80 euro mensili se 25000+7000, niente se 27000+5000 o 32000+0). 
Uno pensa che se due persone hanno eguale reddito paghino eguale imposta e invece no: se uno è lavoratore dipendente avrà 80 euro di sconto, se non lo è no. 
Uno pensa che se è giusto dare 80 euro a chi guadagna solo 8000 euro all'anno ancor più giusto sarebbe darli a chi ne guadagna meno e invece no. 
Probabilmente la norma costituzionale dice non che tutti sono eguali davanti alla legge, ma che sono eguali tutti quelli della stessa categoria: Renzi pensa che siano i lavoratori dipendenti con un minimo e un massimo di reddito o quelli delle categorie con maggior numero di votanti, qualcun altro potrebbe pensare che debbano essere tutti gli italiani con gli occhi azzurri.

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