martedì 10 gennaio 2012

Nomi e Cognomi

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Tutti quelli che con conosco hanno un nome e un cognome. A quanto ne so anche le Leggi italiane hanno nome e cognome, anzi meglio: hanno un numero e un anno. Ci sono tante leggi con lo stesso numero, ci sono tante leggi con lo stesso anno, ma una sola ha quel numero e quell'anno.
Politici, giornalisti, sindacalisti hanno però l'abitudine di usare solo il numero. È come se io parlassi di Giuseppe e tutti devono capire che parlo di Giuseppe Saragat o di Giulio e tutti devono capire che parlo di Giulio Andreotti e non di Giulio Tremonti. Certo dal contesto si può capire di quale Legge 30 o Legge 300 e perfino di quale art.18 si sta parlando, come fra amici si sa di solito chi è Francesco o Gino: ma per capire bisogna essere fra amici o addentro all'argomento e non sempre tutti lo sono.
Se le leggi fossero chiamate per numero/anno e gli articoli per Articolo/Legge (es.: art. 18, Legge 300/1970) sarebbero inequivocabili e anche chi ne sente parlare per la prima volta ha la possibilità di informarsi: perdendo qualche secondo si farebbe risparmiare molto più tempo a chi ascolta e vuole capire di cosa si tratta.
Io credo che politici, giornalisti, sindacalisti potrebbero recuperare quei pochi secondi persi evitando chiacchere inutili e ripetute mentre  il tempo risparmiato può essere molto se molti sono i risparmiatori.


Wikio

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