mercoledì 12 agosto 2009

Illegalità diffusa

Sono in molti a condannare "l'illegalità diffusa". Solo che sembra talmente diffusa che ognuno può scegliere cosa condannare e cosa accettare a seconda del partito di appartenenza, di convinzioni personali, di opportunismo.
C'è chi condanna gli evasori fiscali ma difende i venditori abusivi stanziali o di passo (e viceversa), chi vuole che gli immigrati seguano le procedure senza fare i furbi ma non aspetta il suo turno nelle code (e vicevera), chi se la prende se uno strombazza ma lui getta dove capita cicche carta gomma masticata (e viceversa), chi non sopporta quelli che posteggiano in doppia fila ma non rispetta mai i limiti di velocità (e vceversa). C'è chi deplora coloro che beneficiano di scuole, ospedali, asili pagando meno tasse del dovuto ma pretende che ne beneficino liberamente coloro che non risultano all'anagrafe civile e tributaria. C'è chi mette limiti di velocità o semafori assurdi sapendo che non potranno essere rispettati e potrà incassare multe, chi emana norme che non farà rispettare convincendo molti a non rispettarle, c'é chi tassa i cittadini e spreca il denaro che riceve.
E c'è anche chi non rispetta nessuna norma e non condanna l'illegalità diffusa, ci vive dentro come pesce nell'acqua felice che si limitino a condannarla senza eliminarla.
Quello che più mi sconcerta è il risultato deludente di tutto il costoso apparatato di legislatori, amministratori, giudici, guardie che vanificano gli uni il lavoro degli altri: fatta la legge trovato il giudice che sa come non applicarla, fissati i termini (abbondanti) di carcerazione preventiva trovato il modo per farli scadere, arrestato qualcuno in flagranza trovata la scusa per lasciarlo libero. E i pochi o tanti che le tasse le pagano hanno l'impressione che i loro soldi siano buttati via.
Se qualcuno viene sorpreso in casa, il proprietario non deve pensare che è li per derubarlo, ma in visita di cortesia; se invece lo sorprende che sta rubando può chiedergli gentilmente di uscire, se se ne va senza portar via niente bene altrimenti pazienza: mica gli si può imporre con le cattive di lasciare il maltolto, si rischia che questo si rifiuti e fargli del male e finire in galera senza se e senza ma. Ma il più delle volte questo non succede; l'iniziativa la prende l'intruso che con le buone o le cattive si fa dare quello che gli spetta: per mal che vada se non è un delinquente indigeno gli daranno un foglio di espulsione che ha l'unico difetto di essere troppo ruvido per l'uso che ne farà. Spero avere un po' esagerato, spero.


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