Sulla base americana di Vicenza si è scritto e riscritto. In tutta Italia c' è gente che vi si è opposta e tuttora si oppone: non bastano trattati internazionali, decisioni di governi Prodi o Berlusconi, referendum inutili e falliti. Ostinatamente contro, si tagliano reti metalliche e si occupano aree altrui nella certezza che "il prepotente ha sempre ragione". I "No Dal Molin" si fanno sentire, si fanno vedere, si fanno appoggiare dai loro sodali di tutto il mondo: a buon rendere. Forse rappresentano davvero i vicentini (tra Savona e Genova ho conosciuto un ciclista genovese che aveva visto per la prima volta Vicenza partecipando alla manifestazione "No Dal Molin" attorno alla cinta muraria ) ma forse non tutti, se qualcuno di loro scrive a "il Giornale di Vicenza" la lettera che potete leggere cliccando QUI.
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