Probabilmente sono io che non capisco.
Si dice che i milioni di italiani che hanno votato per partiti minimi non hanno voce e si grida alla mancanza di democrazia. E' sempre accaduto che la contrapposizione principale sia fra due parti (Guelfi e Ghibellini, Nobili e Plebei, Comunisti e Capitalisti) e accade in molti Paesi che sia fra due partiti (Conservatori e Laburisti, Repubblicani e Democratici) pur esistendo correnti interne e partiti minori.
Mi pare che quelli che ora gridano alla mancanza di democrazia sono i primi a non riconoscerne le regole. Se nel partito che più li rappresenta sono in minoranza, non riconoscono e accettano il parere della maggioranza ma fondano un nuovo partito. In questo partito, ovviamente, sono maggioranza, possono essere segretario o presidente, avere segretarie e assistenti, disporre del sovvenzionamento statale e gridare allo scandalo se questi benefici vengono a mancare.
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