Devono essere passati molti anni, non ricordo quanti. Ma ricordo la promessa di Berlusconi di portare a un milione di lire le pensioni minime mensili. Era sicuramente prima dell'avvento dell'euro, una ventina di anni fa.
Ora i politici promettono e chiedono fiducia per combattere il Covid-19. Non sono i politici di allora ma anche questi sono politici e magari peggio di quelli.
Ricordo ancora il valore di cambio dalla lira all'euro: 1936.27 e 1.000.000 di lire corrispondono a 516,45 euro.
Ho guardato la pensione di marzo 2020 di mia moglie: euro 512,54. Meno del milione di lire promesso da Berlusconi, dopo molti anni e molti governi di tutti i colori, molto meno dei 700 euro del reddito di cittadinanza, poco più di quello che si regala allo straniero ultrassessantacinquenne che mai in Italia ha lavorato e pagato contributi e tasse.
Mentre lei ha sempre lavorato e pagato contributi eccetto per il tempo necessario a crescere tre figli che ora continuano a pagare tasse e contributi.
Forse perché non è straniera, forse perché non ha reclamato, forse perché in minoranza con poco potere e pochi voti, forse perchè è regolarmente sposata e non solo convivente fatto sta che oltre ad avere una pensione inferiore al famoso milione di lire deve anche pagare la tassa sanitaria (ticket) e nessuno può dedurre le sue spese deducibili, mediche o altre.
Capisco che ora non sia il momento di parlare di queste cose, ora c'è il problema Covid-19 e sue conseguenze: di questo solo si deve parlare. Peccato che il momento giusto non ci sia mai, per un motivo o l'altro.
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