Ogni tanto sentono la necessità di dire che esistono. Ogni tanto vogliono sapere di non essere soli e organizzano piazzate in cui conta non quel che si dice ma quanti si è.
Ora è il turno di quelli che si identificano con le sardine, pesce estremamente sociale che vive in banchi, che fa mucchio in mare come lo fanno in piazze le sardine terrestri.
Bonaccini dice e la maggioranza di governo dice che le elezioni in Emilia-Romagna riguardano solo quella regione e non possono influenzare il felice cammino del governo nazionale. Pare evidente che così non la pensano le sardine se organizzano piazzate un po' ovunque per contestare l'opposizione. Non vedo cosa c'entrino le "sardine tarantine" con le elezioni in Emilia-Romagna.
Si dovrebbe dedurne che le "sardine" nulla hanno a che fare con i partiti di sinistra, quelli che sostengono la natura solo amministrativa delle elezioni del 26/1/2020.
Peccato che nelle loro adunate si sentano canti, slogan, litanie, insulti e odio da sempre presenti nei partiti della sinistra e dell'estrema sinistra.
Evidentemente sono di sinistra e le elezioni avranno un forte connotato politico.
Più che sardine pesce azzurro sono pesci rossi anche se si ammucchiano come sardine.
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