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Hanno cominciato col dire che l'Italia aveva bisogno di extracomunitari perchè le aziende non potevano lavorare senza. Poi le aziende non davano lavoro nemmeno ai non extracomunitari e allora dovevamo accogliere per solidarietà i meno fortunati migranti. Ci sono stati sconvolgimenti bellici sulle sponde mediterranee e gente che ne fuggiva. Ci sono stati naufragi e noi giustamente pronti a salvare le persone (vite umane) in pericolo prima e quelle che si ponevano volontariamente in pericolo per essere salvate poi. Ma non bastava salvarli e riportarli donde erano venuti perché loro volevano venire in Europa e bisognava accontentarli. Fortuna che non volevano andare in Australia (dove non li vogliono) altrimenti avremmo provveduto all'occorenza. E ci siamo riempiti di sedicenti profughi che non volevano essere solo salvati e in qualche modo accolti: pretendevano di andare dove volevano in Europa. Solo che l'Europa ha le sue regole, giuste o sbagliate che siano. Ma se non le gradivano si sentivano in diritto di non rispettarle e le nostre autorità - stimando sbagliate le regole ma non potendole cambiare - hanno fatto come sempre succede in Italia: le hanno ignorate. Meglio l'illegalità se pare più conveniente. E così si rifiutavano di farsi prendere le impronte digitali e nessuno può obbligarli a farlo. Però se per entrare al cinema ci vuole il biglietto nessuno può obbligarti a comprarlo ma tu non entri senza biglietto: se non vuoi fornire le impronte digitali per entrare in Europa nessuno può obbligarti a fornirle ma in Europa non entri e con le buone o le cattive torni donde sei venuto. Ma è troppo legale e in Italia non va bene. Ormai da decenni ci prendono per i fondelli raccontandoci questo e quello e mai la vera verità: qualcuno ci guadagna. E così non potendo più dire che l'Italia ha bisogno di lavoratori stranieri essendo sovrabbondanti quelli italiani ci dicono che profughi e immigrati clandestini creano occasioni di lavoro per gli italiani: come dire che terremoti e innondazioni sono una benedizione perché creano occasioni di lavoro e qualcuno ci guadagna. Ma qualcun altro quel guadagno lo paga e le tasse continuano a crescere. Ma noi siamo buoni, incentiviamo gli afroasiatici ad affrontare il mare assicurandoli o illudendoli che li andremo a raccogliere appena non potranno toccare il fondo con i piedi, beneficiamo qualsiasi criminale ne voglia approfittare di qua o di là del mare, scafisti e cooperatori.
Spendiamo tempo e denaro per le forze armate perché difendano la Patria (si può dire?) dalle invasioni e quando gli invasori arrivano non li respingiamo ma andiamo a raccoglierli per degnamente accoglierli. E confidiamo che gli altri europei facciano altrettanto e che siccome qualcuno degli arrivati preferirebbe lasciare l'Italia li lasciamo circolare per il paese sperando che questo avvenga e che i confinanti facciano come noi e chiudano un occhio. Poi capita che molti preferiscono invece vivere nel paese di Bengodi da ospiti mantenuti o da clandestini o che i confinanti tengano gli occhi ben aperti.
Una volta capito che nessuno t'impedisce di entrare in Europa, se poi capiscono che si può scegliere una via meno pericolosa la scelgono. Da quattordici secoli l'islam cerca con alterna fortuna di conquistare l'Europa e ora sembra ci stia riuscendo: il 7 ottobre 1571 è lontano e dimenticato.
giovedì 7 gennaio 2016
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