Garantita la sicurezza dei delinquenti dobbiamo preoccuparci anche della sicurezza degli altri cittadini, specialmente dei conviventi, secondo Gennaro Migliore (PD). Considerata la sconsideratezza con cui si creano le convivenza il rischio di dissapori è elevato e, per Migliore, la possibilità che questi dissapori sfocino in omicidi o più precisamente femminicidi è proporzionale alla disponibilità di armi. Ne consegue la necessità che non ve ne siano a disposizione. Niente pistole, fucili e altre armi da fuoco, niente coltelli in cucina, niente forbici, niente veleni o topicidi, niente fornelli a gas, niente phon nei bagni, niente finestre sopra il pian terreno, niente autovetture o altri mezzi atti a investire, niente cuscini atti a soffocare, niente cravatte, niente cinture, niente cavi per collegamenti elettrici, niente funi per stendere biancheria, niente martelli o attrezzi pesanti o altre possibili armi improprie: usate da persone sbagliate sono tutte cose che possono recare offesa, tutte cose da vietare nelle case degli italiani in nome della sicurezza.
Dalle mie parti dicevano che il difetto sta nel "soramanego", ossia il pericolo non sta nelle armi ma in chi le usa.
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