Magari mi sbaglio, ma mi par di capire che se sono un africano, più o meno di colore, non residente, magari senza permesso di soggiorno e senza documento di identità e mi trovo in un qualche comune d'Italia, ho diritto ad essere curato in base a non so quale articolo della Costituzione e se mi ammalo posso recarmi al più vicino Pronto Soccorse e ricevere la cura e le medicine del caso. Questo vogliono i sindaci ribelli e questo assicura Salvini succede e succederà.
Se invece sono un italiano incolore e mi trovo fuori dal Comune di residenza dove ho il mio medico di medicina generale, checché dica la Costituzione se mi ammalo devo cercare un medico disposto a visitarmi, pagare la visita, le medicine o il cosiddetto ticket. Le spese sostenute possono essere rimborsate dall'ASL di residenza a condizione che la somma dei redditi mio e di mia moglie non superi l'immortale limite di 36151.98 euro lordi annui.
Non credo che dell'africano senza fissa dimora si accerti se ha mogli e a quanto ammonta il suo reddito familiare, credo che se anche fosse proprietario di un bordello o trafficasse in droga o altro, avesse un reddito altissimo e non pagasse un centesimo di imposte avrebbe diritto alla salute gratis, per via della Costituzione, che ai cittadini italiani, anche se hanno pagato invece per 60 anni imposte e tasse, non si applica se non a certe condizioni.
E poi dicono che in Italia non c'è razzismo: c'è eccome, ma a danno degli italiani incolori.
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sabato 12 gennaio 2019
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