minipensieri
Latinorum - Quando la finiranno con questa stupida mania di chiamare le leggi elettorali con la desinenza in "ellum" o "um"? Porcellum, mattarellum, rasatellum, italicum, stupidellum, forse le torneranno a chiamere seriamente con nome del proponente, numero e anno quando finalmente faranno leggi serie.
Ius soli - "I figli nati in Italia di genitori stranieri hanno diritto da subito alla cittadinanza italiana e alla tessera gratuita del Partito Democratico fino alla maggiore età. È questione di civiltà". Unico obbligo morale: votare poi PD. Monàde.
Fatemi capire. Essendo nato in Italia da genitori italiani, figli di genitori italiani e con nonni italiani ed essendo vissuto sempre in Italia io penso di avere la cittadinanza italiana. Fatemi capire: quale sarebbe stata la differenza se fino ai 18 anni non l'avessi avuta? Magari non avrei dovuto fare la naja, che non avrei comunque fatto: oggi perché non c'è, allora perché non avevo l'età. Non avrei avuto passaporto italiano, ma in verità il passaporto non l'ho mai avuto. Forse non avrei potuto circolare liberamente in Europa non essendo cittadino europeo, ma dubito che davvero esista questa impossibilità e non basti qualche altra certificazione. Sarei andato a scuola come tutti i miei coetanei, avrei avuto tutto come loro e forse di più e credo che nessuno di noi pensasse se aveva o non aveva cittadinanza italiana e cosa mai fosse. L'unica cosa che non avrei sicuramente avuto era poter votare PD se diventavo maggiorenne non abbastanza prima delle elezioni: questione di ritardi burocratici. Ed è tutto qua il motivo per cui insistono tanto per l'approvazione della legge detta "ius soli" o "ius culturae"? O forse, come dicono, è per rendere l'Italia meno incivile, più africana.
martedì 10 ottobre 2017
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