martedì 19 settembre 2017

Vittime

 È raro che un defunto non sia stato in vita bravo, buono, generoso,intelligente. Almeno secondo chi ne parla. Solitamente anche perché  chi l'ha conosciuto diverso se ne sta zitto per non fare il maramaldo.
Sembra sempre che le vittime siano tutte innocenti, ma non è detto che davvero sempre lo siano. La violenza contro chiunque non può mai essere giustificata, ma talvolta magari va capìta.
Ci si mette nei panni di chi ha subito la violenza, ma quasi mai in quelli di chi l'ha commessa. Raramente si parla degli eventuali soprusi o tormenti commessi dalla vittima. Il più delle volte non ci sono, ma se ci sono vengono frequentemente ignorati, per rispetto della vittima finale.
Solitamente si ritiene che la vittima sia sempre stata vittima succube e il carnefice sempre carnefice prepotente. Ma qualche volta può succedere che il carnefice finale sia una persona esasperata e stanca di essere la vittima. Ci sono persone calme e tranquille che sopportano per anni angherie senza reagire o reagendo molto pacatamente, ma poi non ne possono più e reagiscono violentemente come mai ci si aspetterebbe da loro. Se si vede solo l'ultima reazione non si può che condannare assolutamente chi la commette, ma la condanna può non essere così assoluta se si conosce la storia dall'inizio. Ma non sempre è dato di conoscerla.

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