minipensieri
Parma - Io mi aspetto che quelle persone che a Parma hanno violentemente assaltato un autobus di linea, distrutte sue parti e mandato all'ospedale il suo conducente, io mi aspetto che quelle persone considerate "risorse" dalla terza carica dello Stato siano identificate, arrestate, processate e condannate per interruzione di pubblico servizio, danneggiamento di proprietà pubblica, tentato omicidio e concorso in tentato omicidio con l'aggravante dei motivi razziali. Mi aspetto che la condanna sia esemplare e tale da convincere che nemmeno in Italia ci si può comportare da invasori e fare impunemente qualsiasi nefandezza. Mi auguro che gli siano confiscati i beni in loro possesso (e ne hanno) e paghino per i danni causati e che una volta scontata in carcere la pena sia loro interdetto per sempre il ritorno in Italia. Ma temo che si prenderanno un buffetto con la preghiera di andarsene, protetti come sono dal politicamente corretto per via del colore della loro pelle. Chiedere che siano semplicemente ospiti educati e riconoscenti è forse chiedere troppo a chi è abituato alle violenze della guerra o della delinquenza ed è convinto che tutto gli sia dovuto e permesso.
Il rimedio - Ogni giorno si ha notizia di stranieri che delinquono col rischio di fomentare xenofobia, islamofobia, misoxenia, misoislamia e razzismo. Ma i nostri governanti hanno già trovato una grandiosa soluzione del problema: dare a tutti gli stranieri in Italia la cittadinanza italiana così non si potrà più dire che il tal reato è opera di un tunisino o marocchino o nigeriano, ecc. ma sempre e solo di un italiano. Magari poi gli inguaribili razzisti aggiungeranno "di origine africane", ma sempre italiano inespellibile resta.
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